Si è tenuto ieri al Centro Studi Americani il dibattito sul libro “Difendere l’Europa” scritto da Lorenzo Pecchi, Gustavo Piga e Andrea Truppo. Insieme agli autori sono intervenuti Paolo Alli, Presidente dell’Assemblea Parlamentare presso la NATO; Walter Russell Mead, James Clarke Chace Professor of Foreign Affairs and Humanities, Bard College, NY; Stefano Stefanini, editorialista de La Stampa e già ambasciatore italiano presso la NATO.
Marta Dassù, vicepresidente del Centro Studi Americani, ha invece presieduto i lavori che sono stati conclusi da Roberta Pinotti, ministro della Difesa.
Dall’articolo di Valeria Sperpentini su Formiche.net:
“Costruire la Difesa europea è un appuntamento con la storia. Ora o mai più”. Con queste parole il ministro italiano della Difesa Roberta Pinotti si è espressa al Centro studi americani in occasione della presentazione del libro Difendere l’Europa organizzata in collaborazione con Airpress. Un libro che con dati e analisi spiega come sia non solo necessario, ma anche possibile e auspicabile, mettere in piedi un progetto europeo di Difesa comune. A condividere l’idea che l’Europa debba dare slancio alla Difesa comune c’era anche Walter Russell Mead, professore di Relazioni internazionali al Bard College di New York.
OPPORTUNITÁ ECONOMICHE
In ballo non ci sono solo questioni di stampo prettamente militare e di sicurezza – non certo irrilevanti considerate le numerose sfide che l’Europa di trova ad affrontare, dalle migrazioni al terrorismo, dalla sicurezza cyber alla difesa dei confini est. Anche le ricadute economiche e l’aumento della produttività in diversi settori, infatti, fanno parte del discorso. Analizzando il caso Italia, nel libro si legge che “per ogni euro di valore aggiunto nel settore D&S vengono generati ulteriori 1,7 euro nel sistema economico e per ogni occupato nell’industria della D&S sono necessari altri 2,4 posti di lavoro nella filiera e nell’indotto” (continua a leggere l’articolo…).
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata