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Guerini, Lamorgese, Vecchione e Conte alla relazione del Dis. Le foto

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Alfondo Bonafede
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Alfonso Bonafede
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Alfonso Bonafede, Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio
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Lorenzo Guerini e Luigi Di Maio
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Gennaro Vecchione
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Gennaro Vecchione
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Mario Parente
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Luciano Carta
flessibilità
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Giuseppe Conte
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Luciano Carta e Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte
hacker
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Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte
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Luciano Carta
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Raffaele Volpi, Giuseppe Conte e Gennaro Vecchione
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Raffaele Volpi, Giuseppe Conte e Gennaro Vecchione
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Lorenzo Guerini, Luciana Lamorgese, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Alfonso Bonafede e Gennaro Vecchione
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Lorenzo Guerini, Luciana Lamorgese, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio
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Lorenzo Guerini, Luciana Lamorgese, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio
delegata
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Giuseppe Conte e Gennaro Migliore
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Roberto Chieppa
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Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte e Gennaro Vecchione
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Giuseppe Conte
flessibilità
hacker
delegata

Si è tenuta questa mattina, presso Palazzo Chigi, la relazione annuale del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Tra i partecipanti, oltre al direttore del Dis, Gennaro Vecchione, i ministri dell’Interno Luciana Lamorgese, degli Esteri Luigi Di Maio, della Giustizia Alfonso Bonafede, della Difesa Lorenzo Guerini e il presidente del Copasir Raffaele Volpi.

“In ragione dell’elevata disponibilità di tool offensivi e della loro estrema pervasività e persistenza”, si legge in un passaggio della relazione, “l’arma cibernetica si è confermata, anche nel 2019, strumento privilegiato per la conduzione di manovre ostili in danno di target, sia pubblici che privati, di rilevanza strategica per il nostro Paese. Obiettivo primario dell’intelligence ha continuato ad essere il contrasto delle campagne di spionaggio digitale, gran parte delle quali riconducibili a gruppi strutturati”.

(Foto Imagoeconomica – riproduzione riservata)



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