Baschetti fucsia nelle piazze d’Italia per rompere il silenzio. È questo senso del docufilm “Donne e libertà” presentato oggi a Roma nella Sala del Refettorio alla Camera dei deputati, diretto da Jo Squillo e scritto da Francesca Carollo, e arrivato al Festival di Venezia, con la partecipazione di Giusy Versace.
All’incontro, oltre alla madrina Giusy Versace, erano presenti la senatrice Valeria Fedeli, la sottosegretaria Lucia Borgonzoni e la deputata Mariastella Gelmini. “Donne e libertà non è qualcosa di garantito. Bisogna ancora combattere” ha dichiarato Jo Squillo, ricordando che questo film nasce dall’esperienza del muro simbolico “Wall of Dolls” nato cinque anni fa a Milano e che presto sarà a Venezia e poi a Bologna. “Magari anche in Parlamento”, ha proposto la senatrice Valeria Fedeli che ha lanciato un appello alla trasversalità delle donne in politica e ai media, affinché sappiano usare correttamente le parole nel raccontare la cronaca del femminicidio.
In materia parlamentare è Mariastella Gelmini ad aver ricordato che il femminicidio non rappresenta ancora un reato a sé e che la commissione dovrebbe diventare presto bicamerale. “Lavorare sui tempi di indagine post denuncia è fondamentale” ha ricordato Lucia Borgonzoni per tutelare le donne con il famoso bollino rosso che sarà presto discusso in Consiglio dei ministri. “Ci sarà un progetto sulla violenza per comunicare ai giovani. Non per forza film, ma audiovisivo per arrivare sui social”. “La strada per tornare a vivere è saper chiedere aiuto”, ha detto Giusy Versace in una scena del film quando, ricordando l’incidente, la perdita delle gambe, la morte in faccia, decise e scelse di farsi aiutare da chi le era vicino, perché quello era l’unico modo per andare incontro alla sua nuova vita.
Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi. Ecco tutte le sue foto.
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata