Dopo otto anni alla guida della Banca Centrale Europea, Mario Draghi dice addio all’incarico. Durante il suo ultimo discorso, l’economista e banchiere ha lanciato un invito alle istituzioni perché siano riviste le regole europee, in vista del rallentamento, “superiore al previsto”, dell’economia della eurozona. Fenomeno causato dalla “debolezza del commercio internazionale, delle incertezze legate alle politiche protezionistiche e a fattori geopolitici”.
Per il suo impegno e dedizione, è previsto un omaggio alla commissione Affari economici dell’Eurocamera, condiviso da tutti i gruppi, tranne che dagli gli euroscettici di Identità e Democrazia in cui siede la Lega.
Nato a Roma nel 1947, Draghi si è formato in Italia e ha fatto una specializzazione a Boston. È stato alto funzionario del Ministero del Tesoro negli anni ’90 e, dopo un breve periodo in Goldman Sachs, è stato nominato Governatore della Banca d’Italia nel 2005. È stato presidente del Financial Stability Board e direttore esecutivo per l’Italia della Banca Mondiale e nella Banca Asiatica di Sviluppo. Nel 2018 la rivista Forbes l’ha incluso nella liste degli uomini più potenti al mondo.
Per salutare l’addio di Draghi alla Banca Centrale, ecco gli scatti dell’archivio di Umberto Pizzi.
Foto: Umberto Pizzi – riproduzione riservata