Il 9 marzo del 1948 nasceva a Bra, in provincia di Cuneo, Emma Bonino.
Bonino è entrata in politica in giovane età e, a soli 27 anni, è stata tra i fondatori del Centro d’informazione sulla sterilizzazione e sull’aborto e ha fatto parte delle promotrici che hanno introdotto la legge sull’interruzione della gravidanza in Italia. Nel 1976 è entrata, per la prima volta, in Parlamento con il partito dei radicali diventandone una dei leader e dei volti più rilevanti insieme a Marco Pannella. Con i radicali porterà avanti numerose battaglie politiche con un occhio di riguardo sempre rivolto ai diritti delle donne. Per la sua tempra fu definita dall’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini “il monello di Montecitorio”.
Nel 2006, nel governo Prodi bis, è stata il primo esponente del Partito radicale a ricoprire la carica di ministro. Fu nominata ministro per il commercio e le politiche europee. Due anni dopo sarà vice presidente del Senato.
La carriera internazionale della Bonino è iniziata al Parlamento Europeo nel 1979. Nel 1987 è stata arrestata ed espulsa dalla Polonia per aver marciato contro la dittatura comunista. Seguiranno numerosi viaggi in Medio Oriente, nel 1997 è stata ostaggio dei talebani in Afghanistan, per alcune ore, dopo aver denunciato il loro regime. E, nel 2001 si è trasferita al Cairo dove ha vissuto per diversi anni.
Nel 2010 fu sconfitta alle elezioni regionali nel Lazio ma nel 2013, viene scelta da Enrico Letta come ministro degli Esteri.
Nel 2015 ha dichiarato a Radio radicale di avere un tumore al polmone sinistro e di doversi sottoporre a un ciclo di chemioterapia. La sua decisione di non interrompere le sue attività politiche generò numerosi messaggi di solidarietà e affetto sui social network.
Emma Bonino non ha mai amato parlate del suo privato ma negli anni Settanta ha avuto in affidamento due bambine, fu stesso la Bonino a parlarne nel 2006.
In occasione del suo sessantanovesimo compleanno, Umberto Pizzi omaggia la leader radicale con le sue foto più belle.
Foto di Umberto Pizzi