Lutto nel mondo del giornalismo italiano: si è spento oggi all’età di 90 anni Enzo Bettiza, intellettuale e commentatore della politica interna e soprattutto internazionale sui principali quotidiani italiani per più di mezzo secolo. La notizia è stata diffusa oggi da La Stampa, dove Bettiza aveva iniziato e chiuso la sua carriera. Prima agli esordi, dopo un breve periodo al settimanale Epoca, in qualità di corrispondente da Vienna e da Mosca, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta. E poi nel corso dell’ultima fase della sua carriera come editorialista e commentatore politico. In mezzo anche il Corriere della Sera per il quale lavorò, sempre come corrispondente dall’estero, per dieci anni.
E poi ancora gli anni al Giornale – dal 1974 al 1983 – fondato insieme a Indro Montanelli, durante i quali lavorò a stretto contatto anche con l’editorialista di Formiche.net Francesco Damato. Che, qualche settimana fa, gli ha dedicato questo articolo in occasione del suo novantesimo compleanno. Ecco che cosa aveva scritto nell’occasione Damato:
“Lasciate che mi disinteressi un po’ delle solite, pasticciate e inconcludenti vicende della politica italiana, con mezzo Parlamento appeso ai casini interni al movimento grillino e agli effetti che potrebbero derivarne all’ennesima riforma elettorale in cantiere, attesa dal capo dello Stato come viatico alle elezioni anticipate deplorate con la solita, vibrante insistenza dal Presidente ormai emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, per abbracciare a distanza il collega ed amico Enzo Bettiza. Che ha appena compiuto i suoi 90 anni osservando con giustificato disincanto le vicende di un’Italia che ha amato e raccontato con grande passione e competenza da giornalista, scrittore e politico, avvolto nella sua cultura e formazione mitteleuropea, essendo nato il 7 giugno 1927 a Spalato. Da dove venne esule nella pur sua Italia alla fine della seconda guerra mondiale, approdando particolarmente in terra pugliese per poter continuare a respirare l’aria degli ulivi dalmati. E lo ha raccontato spesso con nostalgia, orgoglio e una certa complicità a me, che sono nato proprio in Puglia quasi 12 anni dopo di lui”.
Bettiza è stato anche direttore del Resto del Carlino e della Nazione. Grande esperto di politica estera, e in particolare delle vicende dei Paesi mitteleuropei, è stato anche senatore della Repubblica, dal 1976 al 1979, e dal 1979 al 1989 parlamentare europeo per il Partito Liberale, per poi passare al Partito Socialista. Nel 2010 rivelò di avere votato la Lega, che considerava erede della “buona amministrazione” austro-ungarica. Autore di numerosi libri, ha vinto nel 1996 il Campiello con Esilio.
Nella gallery alcune foto del giornalista scomparso oggi.
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