Nella strategia italiana di regolazione e gestione dei flussi migratori c’è un forte interesse alla cooperazione con i paesi da cui si origina la migrazione. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando con la stampa al termine della sua visita alla cooperativa Ethio-International Footwear Cluster Cooperative Society e al lo stabilimento Iveco/Amce, ad Addis Abeba. “Per questo è importante assecondare la leadership del presidente Abiy Ahmed, che può portare tanto beneficio alla stabilizzazione del Corno d’Africa e portare lavoro, disincentivando i viaggi della speranza. Il processo di pace (con l’Eritrea) – ha concluso il capo del governo italiano – ci fa sperare che spossa iniziare anche un processo di stabilizzazione interna e di apertura alla società civile”.
Il Corno d’Africa, ha proseguito Conte, è una regione “irrinunciabile” per l’Italia, i cui sforzi sono orientati a far sì che il ruolo di quest’area sia apprezzato sempre di più. “L’Italia offre un grande sostegno alle attività di pace e di sviluppo nella regione, e mi farò latore in ambito Ue perché il ruolo di questa area venga apprezzato sempre di più. Per noi questa regione è irrinunciabile, siamo qui per raccogliere qualsiasi disponibilità alla cooperazione e per valutare nel mutuo rispetto le possibilità di sviluppare questa partnership”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, che in precedenza ha incontrato il vicepresidente della Commissione dell’Unione Africana, Kwesi Quartey, col quale ha discusso, tra le altre cose, della questione migratoria e della prossima conferenza di Palermo sulla Libia.
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