Garantire l’accesso autonomo allo spazio per un Paese è una capacità strategica nazionale non indifferente. Oggi l’Italia lo possiede solo parzialmente, ma non è detto che nel futuro qualcosa non cambi. Va in questa direzione la lettera d’intenti che l’Aeronautica militare, il Cnr, La Sapienza, il Cira e la società Sitael hanno firmato a Roma. L’intesa pubblico-privata è propedeutica a un accordo quadro che poi darà il via allo studio di fattibilità per la realizzazione di un avio-lanciatore finalizzato alla messa in orbita bassa di piccoli, nano e micro satelliti.
Tra la lettera e l’accordo, è ora in corso la fase di adesione, quella “dell’inclusività”, affinché altre realtà possano aderire. Hanno preso parte all’intesa il capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare, Alberto Rosso (che ha ospitato le parti per la firma nei saloni storici di Palazzo Aeronautica), il direttore generale del Cnr, Giambattista Brignone, il presidente del Cira Paolo Annunziato, il prorettore dell’Università La sapienza, Teodoro Valente e l’amministratore delegato di Sitael, Nicola Zaccheo.
Qui l’articolo di Flavia Giacobbe.