Sono durate un anno e mezzo le ultime, e molto criticate, divise di Alitalia. Già perché la compagnia aerea italiana ha deciso di affidare alla stilista Alberta Ferretti la creazione di nuove uniformi per oltre 7mila dipendenti.
Alla nota maison sarà affidata la creazione di “una collezione che coniughi eleganza e praticità per garantire a tutto il personale, di volo e di terra, comfort e benessere in ogni occasione lavorativa e in tutte le stagioni”, spiega l’azienda.
Il rinnovo del guardaroba rosso-verde firmato Ettore Bilotta arriva dopo varie polemiche che lo avevano accompagnato – per il profilo a detta di molti troppo arabeggiante e comunque per tessuti scomodi ed eccessivamente caldi – soprattutto per dare un segnale di serenità all’interno dell’azienda. Infatti i commissari Luigi Gubitosi, Stefano Paleari ed Enrico Laghi già prima dell’estate avevano fatto spazio alla calza color carne, togliendo l’obbligo di quelle rosse e verdi.
“A causa del naturale logoramento dei capi, passato un certo periodo di tempo – spiega la nota di Alitalia – è necessario procedere al riassortimento delle divise. In vista della prossima fornitura di magazzino si è deciso di sostituire l’attuale modello con un nuovo disegno firmato da una stilista italiana di fama mondiale. La scelta di cambiare le divise è stata presa anche per venire incontro alle numerose richieste provenienti dal personale operativo, con il proposito di migliorare il benessere e la qualità del lavoro di chi le indossa tutti i giorni”.
Le nuove divise dovrebbero arrivare entro la prossima estate, pagate con un budget in dotazione ai commissari per sostituire quelle logore, mentre la stilista Alberta Ferretti sarà pagata in scambio merci.
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(Foto Sveva Biocca e Imagoeconomica)