Skip to main content

Formigoni, Gasparri, Giovanardi, Malan e Mauro con Gandolfini contro il ddl Cirinnà. Le foto

1 / 36
Massimo Gandolfini
2 / 36
Massimo Gandolfini
3 / 36
Massimo Gandolfini
Roberto Formigoni
4 / 36
Roberto Formigoni
Roberto Formigoni
5 / 36
Roberto Formigoni
Roberto Formigoni
6 / 36
Roberto Formigoni
7 / 36
Mario Adinolfi
8 / 36
Mario Adinolfi
Ezio Mauro Conferenza stampa Massimo Gandolfini
9 / 36
Ezio Mauro
Massimo Gandolfini
10 / 36
Massimo Gandolfini
Massimo Gandolfini
11 / 36
Massimo Gandolfini
12 / 36
Carlo Giovanardi e Massimo Gandolfini
Carlo Giovanardi Conferenza stampa Massimo Gandolfini
13 / 36
Carlo Giovanardi
Massimo Gandolfini e Roberto Formigoni
14 / 36
Massimo Gandolfini e Roberto Formigoni
Massimo Gandolfini
15 / 36
Massimo Gandolfini
Maurizio Gasparri
16 / 36
Maurizio Gasparri
Massimo Gandolfini
17 / 36
Massimo Gandolfini
18 / 36
Maurizio Gasparri
19 / 36
Massimo Gandolfini e Lucio Malan
Carlo Giovanardi
20 / 36
Carlo Giovanardi
Massimo Gandolfini
21 / 36
Massimo Gandolfini
22 / 36
Massimo Gandolfini
23 / 36
Massimo Gandolfini
Mario Adinolfi
24 / 36
Mario Adinolfi
Mario Adinolfi
25 / 36
Mario Adinolfi
Mario Adinolfi
26 / 36
Mario Adinolfi
Massimo Gandolfini
27 / 36
Massimo Gandolfini
Massimo Gandolfini e Carlo Giovanardi
28 / 36
Massimo Gandolfini e Carlo Giovanardi
Maurizio Gasparri
29 / 36
Maurizio Gasparri
Mario Adinolfi e Massimo Gandolfini
30 / 36
Mario Adinolfi e Massimo Gandolfini
Roberto Formigoni
Roberto Formigoni
Roberto Formigoni
Ezio Mauro Conferenza stampa Massimo Gandolfini
Massimo Gandolfini
Massimo Gandolfini
Carlo Giovanardi Conferenza stampa Massimo Gandolfini
Massimo Gandolfini e Roberto Formigoni
Massimo Gandolfini
Maurizio Gasparri
Massimo Gandolfini
Carlo Giovanardi
Massimo Gandolfini
Mario Adinolfi
Mario Adinolfi
Mario Adinolfi
Massimo Gandolfini
Massimo Gandolfini e Carlo Giovanardi
Maurizio Gasparri
Mario Adinolfi e Massimo Gandolfini

“Terrò d’occhio la adozioni omogenitoriali” perché “alcuni rimandi del maxi emendamento possono renderle comunque possibili in via giurisprudenziale: con la simil equiparazione dei matrimoni alle unioni civili, scatta l’idea della non discriminazione”. Così Massimo Gandolfini, cardiochirurgo e leader del “Comitato difendiamo i nostri figli”, ha commentato il disegno di legge in corso di approvazione alla Camera dei deputati dopo il maxiemendamento redatto da Pd e Area Popolare.

Nel corso della conferenza stampa, en plein air, che si è tenuta davanti all’entrata principale del Senato, Gandolfini ha parlato del ddl sulle unioni civili come  “incostituzionale” perché “contrario agli articoli 29 e 72 della costituzione” e ha aggiunto che i deputati “non hanno neppure avuto il tempo di leggere il testo perché questo è stato finito di scrivere ieri sera”.

In merito al decadimento della stepchild adoption dal ddl Cirinnà, il neochirurgo bresciano ha affermato: “Lo stralcio dell’adozione del figlio del partner è un merito delle piazze del 20 giugno e del 30 gennaio”. E anche sulla necessità delle unioni civili, Gandolfini ha detto che questa è “volutamente una menzogna: il compagno può già andare a trovare il partner in ospedale, o in carcere, o inserirsi nel contratto di affitto. Il Codice civile già prevede queste cose”.

Erano presenti diversi parlamentari tra i quali, Lucio Malan, Carlo Giovanardi, Roberto FormigoniMaurizio Gasparri.

A pochi metri di distanza, a piazza dell Cinque lune, alcune persone manifestavano con bandiere arcobaleno a favore del ddl Cirinnà.

Perché non basta stralciare la stepchild adoption dal ddl Cirinnà. Parla Gandolfini

Massimo Gandolfini, chi è il vero leader del Family Day

(Foto: Sveva Biocca)


×

Iscriviti alla newsletter