Si è aperto con il saluto di Papa Francesco il Forum Economico Eurasiatico a Verona, la kermesse economica che collega l’Eurasia all’Europa, organizzata il 19 e il 20 ottobre da Conoscere Eurasia e Roscongress. Il Santo Padre si è appellato alla “cura della casa comune” nel messaggio letto dal moderatore Alessandro Cassieri, capo dell’ufficio di corrispondenza Rai di Parigi e già corrispondente a Mosca, e ha chiesto che “lo sviluppo del dialogo e l’interazione siano affrontate con responsabilità”
Tra i partecipanti del forum ci sono Maria Elena Boschi, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Romano Prodi, presidente Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli; Gerhard Schröder, presidente del Consiglio di amministrazione Rosneft; Igor Sechin, presidente e ceo Rosneft; Luciano Cirinà, ceo Generali Cee Holding B.V.; Gaetano Micciché, presidente Banca IMI; Victor Khristenko, presidente Unione del Consiglio degli Imprenditori dell’Unione Economica Eurasiatica. E ancora Alessandro Profumo, Ad Leonardo; Alexander Shokhin, presidente Unione degli Industriali e degli Imprenditori della Russia; Chiara Appendino, Sindaco di Torino; Francesco Profumo, presidente, Compagnia di San Paolo e Marco Alverà, Managing Director di Snam Rete Gas.
Le conclusioni saranno presentate da Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia e di Conoscere Eurasia e Aleksander Stuglev, direttore Fondazione Roscongress (Russia).
Forum Economico Eurasiatico è organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Fondazione Roscongress e Forum economico internazionale di San Pietroburgo in collaborazione con Intesa Sanpaolo; Rosneft; Gazprombank; Credit Bank of Moscow; Region – Group of Companies; Visa Handling Services e con il supporto di Banca Intesa Russia, Coeclerici e Generali Italia.
All’evento partecipa anche Veronika Nikishina, il ministro del Commercio dell’Unione Economica Eurasiatica. “Il 48% del commercio in Eurasia è legato all’Unione Europea – ha detto Nikishina -. Per noi l’Ue è quindi un partner molto importante”.
Il sottosegretario Boschi ha detto al Forum che “il contesto internazionale è in mutamento e va in una direzione inaspettata. Solo fino a poco tempo fa non sarebbe stato immaginabile che, più o meno nelle stesse ore, Trump giurando richiamasse misure di carattere protezionistico, e contestualmente Xi Jinping parlasse degli effetti positivi del libero mercato a Davos. Così come non ci si aspettava che gli Stati Uniti mettessero in discussione gli accordi di Parigi, proprio mentre la Cina rilancia una svolta ecologista e sostenibile, in questi giorni anche nella discussione del Partito Comunista”. “Questo cambiamento – ha aggiunto – ci impone di svolgere un ruolo diverso, verso il confronto di carattere politico, culturale e commerciale diretto al mondo asiatico e a quello russo”.
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