Il 20 gennaio Donald Trump giurava a Capitol hill, Washington Dc, assumendo l’incarico di 45esimo presidente degli Stati Uniti. Il giorno successivo le strade della città si popolavano di manifestanti, in occasione della Women’s March on Washington, una manifestazione creata da Teresa Shook, per promuovere i diritti delle donne e della comunità LGBT, sensibilizzare l’opinione pubblica sulla disparità razziale, sui problemi dei lavoratori e sulla questione ambientale (qui l’articolo di Formiche.net).
In contemporanea alla Women’s March di Washington se ne sono svolte altre con il medesimo scopo. 500 mila persone sono scese in strada nella capitale degli Stati Uniti, 750 mila erano presenti a Los Angeles, 250 mila a Chicago e 150 mila a Boston. A Londra hanno manifestato in 100 mila.
L’obiettivo era mandare un messaggio al presidente degli Stati Uniti appena insediatosi, noto per essersi lasciato andare spesso a dichiarazioni sessiste, omofobe e razziste, secondo gli organizzatori della protesta.
In strada sono scese persone comuni, ma anche numerose celebrità. Le cantanti Madonna e Alicia Keys, le attrici Natalie Portama, Kerry Washington e Jane Fonda, la star transessuale della serie Tv “Orange is the new black” Laverne Cox, la top model italiana Bianca Balti, l’irriverente comica Amy Schumer, lo stilista Zac Posen e molti altri. Per l’occasione, alcune di loro, hanno deciso di indossare la t-shirt firmata Dior con la stampa “We should all be feminist” – tutti dovrebbero essere femministi. Il capo è stato creato dalla maison quando, lo scorso luglio, Maria Grazia Chiuri è stata nominata primo direttore creativo donna nella storia della casa di moda francese.
Ecco le foto pubblicate su Instagram dalle celebrities che hanno partecipato alla Women’s March.