Da martedì 29 settembre fino al 1° ottobre si terrà la seconda edizione del Festival delle città a Roma. All’evento partecipano amministratori locali e rappresentanti della politica per parlare del futuro del Paese.
Le città come motore di sviluppo dell’Italia, e come elemento di coesione sociale, di sanità pubblica, di lavoro, di accoglienza, di famiglia, della sfida della sostenibilità, di infrastrutture, è tra gli argomenti di dibattito. Faranno parte del confronto anche giornalisti e nomi noti dell’economia e della cultura.
Tra i partecipanti il presidente di ALI (Autonomie Locali Italiane) e sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, i ministri Roberto Gualtieri, Luigi Di Maio, Vincenzo Amendola, Dario Franceschini. E anche Massimo D’Alema, Pierluigi Stefanini, Maurizio Landini, Marco Bentivogli, Luigi Gubitosi, Massimo Bruno e Stefano Boeri.
“Il lockdown ha fatto capire ai decisori politici che investire in cultura e turismo è una priorità del Paese – ha detto il ministro Franceschini durante l’incontro intitolato “Dalla Bellezza rinasce l’Italia” -. Bisogna investire in tutte le forme di turismo presenti nel nostro Paese, dal balneare a quello territoriale. Abbiamo il dovere di tutelare il nostro territorio e i nostri cittadini”.
“Abbiamo approvato una norma e finanziata con dieci milioni di euro, che definisco la Netflix della cultura italiana – ha spiegato il ministro -. Ci sarà la possibilità di accedere alla cultura, musica e lirica in un sistema multimediale, integrando quella che è l’offerta culturale italiana. Anche dopo la pandemia, studiamo queste strategie per promuovere la cultura italiana anche fuori dai confini nazionali e direttamente da casa”.
Foto: Umberto Pizzi – riproduzione riservata