L’opera, il lavoro dello storico, l’impegno, la militanza, le lotte di Alberto Asor Rosa “non sono mai stati in vista di chissà quale stato futuro. Nascevano dall’intollerabilità per le ingiustizie di questo mondo. Rivoluzionario non è chi immagina una soluzione futura delle contraddizioni e le lacerazioni di oggi, ma chi non tollera lo stato di cose presenti”. È fra i passaggi del commosso omaggio di Massimo Cacciari all’amico Alberto Asor Rosa scomparso ieri a Roma a 89 anni. Un ritratto del grande studioso, docente e autore, con un percorso anche politico nel Pci, che avviene nell’Università dove Asor Rosa ha insegnato per oltre 40 anni, La Sapienza di Roma.
È l’aula magna ad ospitare la camera ardente e la cerimonia laica, in cui dalle 12 si è tenuta la commemorazione laica, a cui hanno partecipato istituzioni e mondo accademico.
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