Funerale laico per Stefano Rodotà, giurista, uomo politico e primo Garante della Privacy morto venerdì 23 giugno a Roma.
Dopo l’ultimo saluto a Rodotà da parte di cittadini e istituzioni alla camera ardente allestita a Montecitorio, nella mattina di ieri si è tenuto il funerale laico all’Università La Sapienza di Roma. Presenti le massime cariche dello Stato, come il presidente del Senato Pietro Grasso, la presidente della Camera Laura Boldrini e il vicepresidente Luigi Di Maio. Presenti anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e rappresentanti del mondo politico e sindacale, come Susanna Camusso, Maurizio Landini, Nicola Fratoianni, Linda Lanzillotta.
“Rodotà è stato protagonista attivo nell’eterna lotta del diritto a dare dignità alle persone concrete. Un giurista della società civile più che del diritto civile”, ha ricordato Gaetano Azzariti, professore ordinario di diritto costituzionale alla Sapienza. Al ricordo in onore di Rodotà sono intervenuti il rettore dell’università Eugenio Gaudio, il preside della Facoltà di Giurisprudenza Paolo Ridola e il professore di Diritto civile Guido Alpa.
“Fu un anticipatore in moltissimi campi – ha ricordato Giorgio Napolitano intervistato da Repubblica -. Ha sempre intravisto prima degli altri fenomeni sociali, stili di vita, mutamenti nel linguaggio, nell’apprendimento e nella comunicazione. Ed è stata una delle persone più ricche di interessi e di energia che io abbia mai conosciuto. Un dinamismo senza pari. Molte delle sue opere non sono solo opere di diritto. È stato un uomo di cultura istituzionale e politica e anche un uomo di cultura tout court”.
Abbracciati dalla folla presente alla Facoltà di Giurisprudenza i familiari del Garante: la moglie Carla Pogliano, i figli Antonio e Maria Laura (giornalista del Corriere della Sera), la nipote Zoe Valentini.
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