“L’Italia non viene in Europa a farsi dire cosa deve dire e cosa deve fare. Non è un’esibizione muscolare ma rispetto verso i cittadini italiani che pagano una considerevole parte del bilancio dei questa bellissima istituzione che è l’Unione Europea”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Ue, aggiungendo: “Penso che l’Italia a testa alta è ciò che serve all’Europa. L’Italia non può venire qua e ratificare altrui decisioni. Questo ho detto a Bratislava. Non in una logica di scontro, ma questo non significa che io non debba dire quando non siamo d’accordo. Non sono in viaggio premio, rappresento l’Italia: ogni anno mettiamo 20 miliardi sul tavolo e ne riprendiamo 12”.
Ha insistito il presidente del Consiglio: “Qui non ci sono Don Chisciotte o Giamburrasca. Non alziamo il dito per fare confusione o polemiche ma difendiamo l’interesse nazionale che è un valore per l’ideale europeo. L’interesse nazionale è precondizione per assolvere al grande ideale europeo”. E questa linea, ha ribadito il premier, l’Italia la terrà anche al momento della discussione sul bilancio: “Agli amici dell’est Europa diciamo che è finito il tempo degli assegni in bianco. La discussione sul bilancio va fatta a testa alta”.
“Non so cosa pensa la Germania del nostro bilancio, posso dire che cosa penso del bilancio della Germania: credo che abbia molti problemi, a cominciare dallo squilibrio del surplus commerciale, e mi auguro che gli amici tedeschi possano procedere al riequilibrio del surplus che è contro ogni regola europea”. Ha detto ancora il presidente del Consiglio, rispondendo ad una domanda in conferenza stampa a Bruxelles.
Renzi ha comunque assicurato che con la Germania “abbiamo un ottimo rapporto, poi alcune cose ci dividono”. Ad esempio “nel mese di gennaio Merkel ci ha invitati in Germania per discutere di innovazione e di industria 4.0”.
Ecco tutte le foto da Bruxelles.