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Ecco Giancarlo Giorgetti, l’uomo della mediazione che potrebbe essere il nuovo premier

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Giancarlo Giorgetti, Daniela Santanché e Ignazio La Russa
Giancarlo Giorgetti
Giancarlo Giorgetti, Roberto Maroni e Ignazio La Russa
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Giancarlo Giorgetti, Daniela Santanché e Ignazio La Russa
Giancarlo Giorgetti
Giancarlo Giorgetti, Roberto Maroni e Ignazio La Russa

Tutta la giornata è stata da una parte in funzione dell’attesa della dichiarazione di Berlusconi e dall’altra tutta orientata a definire il possibile assetto di questo possibile nuovo governo. Il nodo principale, il primo, riguarda la sua guida. Alla fine, l’ipotesi più accreditata è quella di Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega e instancabile mediatore fra tutti i soggetti in campo. Lui, che è ormai un veterano della Camera, può contare sulla stima più larga da parte di tutti i partiti, Pd incluso, nonché un sostegno pressoché esplicito del sistema economico-bancario italiano. Inoltre, fattore non irrilevante, è il leghista più atlantico del partito. Ciliegina sulla torta è anche il fatto che si tratta dell’uomo meno distante da Berlusconi, l’unico forse con cui Gianni Letta e Fedele Confalonieri possono parlare con una certa libertà. Avrebbe insomma tutte le carte in tavola. Reggerà al confronto con i pentastellati? Le prossime lo diranno ma non vi è dubbio che con lui potrebbe esserci un governo politico di una certa solidità e non tale da spaventare i mercati e le cancellerie occidentali.

Insomma il numero due della Lega avrebbe l’identikit ideale: è amato nel Palazzo (da tutti), è apprezzato dal sistema economico-finanziario ed ha un dialogo strutturato con le più importanti ambasciate occidentali. Inoltre, è stimato ed apprezzato da Berlusconi. Se il Movimento 5 Stelle reggerà a questa soluzione, nascerà un governo politico con una buona solidità

Leggi l’articolo di Veronica Sansonetti

Foto: Imagoeconomica


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