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Addio Gianni Cavina. Tutte le foto dall’archivio Pizzi

È morto a Bologna, all’età di 81 anni, Gianni Cavina, attore cult di Pupi Avati. A dare la notizia il produttore Antonio Avati, fratello di Pupi, con il quale Cavina ha girato diversi film, compreso l’ultimo “Dante”, ancora inedito. “Purtroppo – ha detto Antonio Avati – la moglie di Gianni all’alba di oggi ci ha dato questa tristissima notizia. Gianni era già malato ma aveva affrontato con grande forza anche le riprese di ‘Dante’, dove interpreta il notaio Pietro Giardino”.

Il suo percorso è iniziato dalla scuola teatrale di Franco Parenti, dove ha incrociato il suo cammino con Lucio Dalla, con cui divideva l’amore per Bologna nonostante entrambi fossero “cittadini del mondo”. È qui che ha mosso i suoi primi passi nel mondo del cabaret, acquisendo una caratterizzazione che non ha mai abbandonato veramente e che ha utilizzato per dare forma e spessore alle sue molteplici interpretazioni. Nella sua lunga carriera ha preso parte a diversi sceneggiati televisivi come Il Mulino del Po di Sandro Bolchi, Jazz Band e Dancing Paradise di Pupi Avati. È apparso anche nelle produzioni più recenti e, in particolare, in Una grande famiglia di Riccardo Milani e nel film Benvenuto Presidente!, pellicola campione d’incassi. Dal 1968 ha partecipato a 42 film. La sua scomparsa non è arrivata inaspettata, visto che era malato da tempo, ma è giunta nella stessa settimana in cui Loriano Macchiavelli ha portato in libreria l’ultimo giallo dell’Ispettore Sarti, a cui Cavina ha prestato il volto dal 1991 al 1994.

Dopo gli esordi a teatro, allo Stabile di Bologna, nel 1968 Cavina debutta al cinema, con Flashback di Raffaele Andreassi. Poi l’incontro con Avati, con cui gira Thomas – Gli indemoniati, Balsamus, l’uomo di Satana e La mazurka del barone della santa e del fico fiorone, con Ugo Tognazzi e Paolo Villaggio. Attore dai mille volti, recita anche in commedie come Buttiglione diventa capo del servizio segreto, San Pasquale Baylonne protettore delle donne. Per Avati è anche sceneggiatore di film come Bordella o La casa dalle finestre che ridono. Il sodalizio con il regista prosegue con film come Tutti defunti… tranne i morti e Le strelle nel fosso. Tra le sue interpretazioni, anche L’ingorgo – Una storia impossibile di Luigi Comencini, La locandiera di Paolo Cavara, la commedia sexy Cornetti alla crema di Sergio Martino. Torna a lavorare con Avati in Dancing Paradise, Regalo di Natale e poi La via degli angeli, La rivincita di Natale, Gli amici del bar Margherita. Tra le su interpretazioni anche Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio. Sarà ancora sul set con Avati per Una sconfinata giovinezza, Il cuore grande delle ragazze, Il signor Diavolo, del 2019.

Ecco le foto di Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata



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