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Giorgetti, l’uomo del governo Draghi prima ancora che nascesse. Visto da Pizzi

Non poteva che esserci lui, Giancarlo Giorgetti, nella lista dei ministri del governo guidato da Mario Draghi. Guiderà il Ministero per lo Sviluppo Economico, ruolo in cui lo hanno preceduto i Cinque Stelle Stefano Patuanelli e Luigi Di Maio.

Un posto-chiave per un leghista, perché è il sistema nervoso che unisce e fa parlare il mondo istituzionale con il mondo imprenditoriale su cui è costruito il (suo) Carroccio, specie al Nord. Di tante sorprese, il nome del vicesegretario leghista non lascia nessuno a bocca aperta. È stato lui, forse più di chiunque altro, a preconizzare (e auspicare) l’arrivo dell’ex presidente della Bce a Palazzo Chigi, già un anno fa. A lui si deve buona parte della “svolta” in casa Lega che ha portato Matteo Salvini ad aprire al governo di larghe intese e ad abbandonare tanti tabù sull’Europa, aprendo un varco che può portare, in futuro, a un abbraccio del Partito popolare europeo a Bruxelles.

Continua a leggere qui l’articolo di Francesco Bechis

(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)



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