“Piaccia o non piaccia questo governo risponde ad una volontà degli italiani e il M5s al Sud ha vinto perché gli elettori vogliono il reddito di cittadinanza. Una misura che nel contratto di governo è finalizzata ad incentivare i posti di lavoro ma il pericolo che vedo è che possa alimentare il lavoro nero”.
Così Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, si esprime sulla legge simbolo del Movimento Cinque Stelle, nel corso del convegno al Senato sul sovranismo vs populismo con Giorgia Meloni.
Parole che non sono piaciute ai pentastellati, tanto che non sono tardate ad arrivare le prime reazioni: “Io il contratto l’ho firmato con Salvini e nel contratto c’è il reddito di cittadinanza, ci sono le pensioni minime più alte, gli aiuti ai lavoratori, abbiamo limitato i contratti precari: noi dobbiamo andare avanti in questa direzione perché se ricostituiamo lo Stato sociale aiutiamo le persone in difficoltà, riparte la domanda interna e ne gioverà tutta l’economia”, ha sottolineato Luigi Di Maio a chi gli ha chiesto di commentare le posizioni di Giorgetti.
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