Il Global compact “aggiunge una cosa potenzialmente devastante, cioè dice che migrare e’ un diritto fondamentale di qualunque essere umano. Significa in buona sostanza che, se noi sottoscriviamo questo, non solo dobbiamo accogliere tutti quelli che scappano dalla guerra e dalla violenza, ma anche chi scappa dalla fame, dal caldo o chi si muove perché gli va”.
Queste le parole di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, intervistata a Nemo venerdì sera dal giornalista Enrico Lucci. “Qui non parliamo più – ha aggiunto – di disperazione, perché esistono già delle norme per chi scappa dalla guerra e dalla violenza, ma stabilire che chiunque si muove come gli pare sarebbe la fine degli Stati nazionali e dei confini e non mi sta bene”.
È per questo che la Meloni ha promosso una petizione e una manifestazione prevista per il 12 dicembre prossimo. “Su tutto il territorio nazionale Fratelli d’Italia raccoglie le firme contro il Global Compact, il documento delle Nazioni Unite che vuole favorire l’immigrazione incontrollata. E raccoglie le firme contro l’obbligo della fatturazione elettronica. Siamo al fianco delle imprese e scenderemo in piazza il 12 dicembre alle 11 davanti Montecitorio, contro un provvedimento che le massacra per pagare il reddito di cittadinanza”. Il presidente di Fratelli d’Italia ha infatti firmato ieri le due petizioni presso il gazebo di viale Europa a Roma.
Ma durante l’intervista condotta da Lucci nel programma di Raidue Nemo c’è stato anche tempo per un momento leggero quando il giornalista le ha regalato una statuina di Silvio Berlusconi, dopo averle chiesto se mai fosse stata invitata a una delle famose “cene galanti”. La risposta di Giorgia Meloni è stata altrettanto divertente come il siparietto perché non solo ha confermato di non aver mai partecipato, ma ha anche rivelato: “E ha anche detto (Berlusconi) della Meloni c’ho paura”.
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