Il programma sul Lavoro del Movimento 5 Stelle porta la firma (anche) di Giorgio Cremaschi, ex leader della Fiom-Cgil che nel 2015 ha lasciato definitivamente la Cgil (“Oramai mi sento totalmente estraneo a ciò che realmente è questa organizzazione e non sono in grado minimamente di fare sì che essa cambi”, scriveva sull’Huffington Post).
Cremaschi ha firmato il secondo e terzo post sul blog di Beppe Grillo in cui si approfondiscono ruolo e organizzazione interna dei sindacati tradizionali. Il primo post, invece, è stato scritto da un intellettuale sempre vicino alla Fiom, Giuseppe Della Rocca, docente all’università della Calabria (qui tutti i dettagli).
DALLA BIOGRAFIA ONLINE
Dopo le prime esperienze sindacali a Bologna, Cremaschi si sposta a Brescia nel 1974 per un progetto di formazione scolastica per gli operai bresciani organizzato dalla Flm (Federazione lavoratori metalmeccanici).
Dopo la lunga parentesi alla Fiom di Brescia (di cui è stato anche segretario generale dal 1981 al 1988), ha iniziato l’esperienza dei vertici nazionali di categoria, quindi quella non meno intensa della Fiom torinese, e poi, nuovamente a Roma, quella di segretario nazionale dei metalmeccanici della Cgil. In questo periodo aderisce, come semplice iscritto, a Rifondazione Comunista.
Dal 2005 è stato leader dell’area programmatica interna alla Cgil denominata “Rete 28 aprile”. Dal 2010 fino all’estate 2012 è stato presidente del Comitato centrale della Fiom.
Dall’estate 2011 è tra i promotori ed attivisti di primo piano del comitato “No Debito”.
Nel 2013 diventa tra i primi ad organizzare la rete anticapitalista nazionale “Ross@” insieme a Nazareno Festuccia e altri. Il 2 dicembre 2013 presenta, come primo firmatario, il Documento II “Il sindacato è un’altra cosa – rivendicAZIONI per una CGIL indipendente, democratica, che lotta”, in antitesi al Documento I (prima firmataria Susanna Camusso, proposto da tutta la segreteria nazionale eccettuato Cremaschi) “Il lavoro decide il futuro”. Entrambi i documenti andranno a votazione tra gli iscritti CGIL il 6, 7, 8 maggio 2014 in occasione del XVII Congresso CGIL.
Nel 2015 abbandona definitivamente la Cgil.
(Foto: Imagoeconomica)