Il caso stamina, le scie chimiche, la sperimentazione animale, e poi ancora il caso Xylella (di cui Formiche.net ha parlato molto qui) e le ricerche sul nesso tra vaccini e autismo. L’Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani, ha voluto affrontare oggi, venerdì 22 aprile, il tema della rappresentazione della scienza nel mondo dell’informazione, in un incontro che si è tenuto nella sede del sindacato.
Il giornalismo è scientifico?, questo il titolo del dibattito e tema degli interventi da parte di ricercatori, giornalisti, professori e divulgatori del settore scientifico. D’altronde quando si parla di fatti di cronaca, dalle trivelle all’olio di palma, dalla conferenza sul clima ai fatti di Fukushima, quanti possono giudicare se le informazioni che ricevono siano giuste? Secondo Elio Cadelo, caporedattore e inviato speciale del Giornale Radio Rai per la Scienza e l’Ambiente, “solamente il 3%”. E tra gli addetti ai lavori? Proprio questo è stato il tema clou dell’incontro e del libro redatto da Francesca Dragotto, docente dell’università di Roma Tor Vergata, e Marco Ferrazzoli, capo ufficio stampa del Cnr – moderatori dell’evento – e pubblicato da Universitalia: Parola di scienziato.
IL RACCONTO DEL SEMINARIO NELL’ARTICOLO DI SVEVA BIOCCA
(Foto: Sveva Biocca)