La cerimonia di commemorazione dei caduti dell’intelligence “quest’anno ha un significato più intenso per via di quanto accaduto il 28 maggio di un anno fa sul Lago Maggiore”, ha dichiarato questa mattina il sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, intervenendo a Forte Braschi in occasione della “Giornata della memoria dei caduti dei servizi di informazione per la sicurezza”, alla presenza dei familiari. Quel tragico incidente che ha privato la comunità intelligence italiana di due appartenenti Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi”. Si tratta purtroppo, ha aggiunto, “dell’anello di una lunga catena di vite spezzate nell’adempimento dei compiti istituzionali”.
Il sottosegretario ha ricordato anche “gli sforzi condotti dai nostri servizi al di fuori dell’ambito stretto della sicurezza a cominciare dal terreno umanitario”. “Penso”, ha detto, “alla generosità degli aiuti forniti dalla nostra intelligence ai soccorsi locali all’indomani del crollo delle dighe a Berna nel settembre scorso il cui il collasso ha causato migliaia di vittime. Oppure alla speranza donata alle famiglie di 58 bambini feriti a Gaza trasportati in Italia insieme a 98 accompagnatori, alcuni dei quali a loro volta feriti, per ricevere le cure più adeguate nelle strutture ospedaliere. O al ruolo svolto nella fornitura all’Ucraina di generatori di energia cha ha restituito elettricità a migliaia e migliaia di ucraini”, ha sottolineato Mantovano, che ha aggiunto: “Questo e altro fa comprendere la ragione della particolare considerazione che i nostri servizi godono a livello internazionale, soprattutto nei teatri più difficili, dove per operare più con successo, al fianco della capacità tecnica serve aver saputo tessere a monte rapporti di fiducia con le realtà locali, come avviene ad esempio in tante realtà dell’Africa”. “Senza dimenticare la qualità del lavoro più discreto, quello portato avanti ogni giorno dietro le quinte tanto sul territorio nazionale quanto all’estero da funzionari appassionati che acquisiscono informazioni sul campo e le valorizzano con informative, analisi e approfondimenti sui temi più vari. E così forniscono al governo supporto per orientare le proprie scelte nel migliore interesse per la nazione”, ha concluso.
Il sottosegretario Mantovano, dopo aver deposto una Corona d’alloro al monumento ai Caduti, ha ricordato le figure di Vincenzo Li Causi, ucciso in Somalia nel 1993, Nicola Calipari, che ha perso la vita in Iraq nel 2005, Lorenzo D’Auria, ferito a morte in Afghanistan nel 2007, Pietro Antonio Colazzo, caduto a Kabul nel 2010, Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi vittime della tragedia del Lago Maggiore.
Alla cerimonia Sono intervenuti, tra gli altri, Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Lorenzo Guerini, presidente del Copasir con i membri dello stesso comitato Giovanni Donzelli, Enrico Borghi e Licia Ronzulli, oltre ai vertici dell’intelligence, Elisabetta Belloni, direttore generale del Dis, Giovanni Caravelli, direttore dell’Aise, e Mario Parente, direttore dell’Aisi.
Nelle sedi nazionali ed estere di Dis, Aise e Aisi tutti gli appartenenti agli organismi informativi hanno osservato un minuto di raccoglimento in onore dei colleghi tragicamente scomparsi.