Siamo ormai allo scontro frontale nel governo sulla questione immigrazione, acuita dalla vicenda delle due navi di Ong al largo di Malta con 49 persone a bordo. Un botta e risposta tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini apre scenari al momento imprevedibili: al presidente del Consiglio che durante la registrazione di Porta a Porta si dice disponibile all’accoglienza di alcuni di quei migranti sostenendo che “c’è un limite alla politica del rigore” ha risposto immediatamente il ministro dell’Interno annunciando in una diretta Facebook che la Lega non cederà mai ai ricatti delle Ong, nonostante ci sia chi parla di “momento eccezionale” (lo stesso Conte), e mandando segnali molto duri agli alleati: ogni ministro si assuma le sue responsabilità, “altrimenti…” sottolineando i puntini sospensivi. Conte ha incassato? Neanche per sogno: se non potranno sbarcare “li prenderò in aereo”.
Il leader della Lega ha definitivamente capito di non avere un solo avversario, rappresentato da Luigi Di Maio a nome del Movimento 5 stelle, ma anche lo stesso presidente del Consiglio il cui movimentismo, politico e mediatico, sta aumentando a vista d’occhio (continua a leggere l’articolo).
Nell’intervista rilasciata a Bruno Vespa si intravede anche un cambio di strategia comunicativa del presidente Conte, che si è manifestata in modo più ampio, quasi a segnare una crescita del suo ruolo politico nelle complesse vicende che hanno segnato la fine del 2018 e l’inizio dell’anno nuovo (qui l’articolo).
Ecco tutte le foto dallo studio di Porta a Porta.