Il clima, almeno di facciata, era quello della tipica festa grillina: bandiere, slogan e tanti sorrisi. In realtà però quest’edizione di Italia a 5 Stelle, inaugurata ieri a Rimini, nasconde una tensione sin qui inedita nella dirigenza del M5s. Le primarie “bulgare” non sono piaciute a molti, e il volto dei malpancisti è quello di Roberto Fico, che venerdì ha chiesto di non parlare dal palco, e di conseguenza il suo intervento è stato depennato dalla scaletta.
Il problema principale non è tanto “l’elezione” (chiamiamola così, e consideriamo che non sarà ancora ufficiale, almeno fino alle 20 di stasera) di Luigi Di Maio a candidato premier senza alcun competitor di livello, visto che si è battuto con illustri sconosciuti, tolta forse la senatrice Elena Fattori. Il vero oggetto del contendere è che, per le regole stabilite dai vertici, il candidato premier viene incoronato anche capo politico del M5S. Questo lascia supporre un passo indietro di Grillo a favore di Di Maio, e la novità non piace a molti, anche all’interno del gruppo dirigente. Fico, uno dei leader dell’ala ortodossa – contrapposta a quella “istituzionale” che fa capo a Di Maio – era stato fra i papabili a sfidare il delfino di Grillo alle primarie, ma poi non si era candidato, senza fare polemica ma chiudendosi in un mutismo che significa molto. In teoria, a Rimini Fico dovrebbe parlare sabato pomeriggio, ma il dubbio rimane.
Comunque, al netto dei malumori, il protagonista della prima giornata di Italia a 5 Stelle è stato sempre lui, Beppe Grillo. Che ha confermato l’intenzione – per la verità più volte annunciata – di disimpegnarsi dal ruolo di leader. “Si apre una nuova fase piena di giovani, di trentenni e quarantenni, è meraviglioso! Io sarò sempre il papà di tutti” ha dichiarato ai giornalisti il comico-garante. “Ho 70 anni, sono anziano, ci ho messo un quarto d’ora ad allacciarmi una scarpa, ora compro solo scarpe senza lacci”. Beninteso, non abbandonerà i suoi “ragazzi meravigliosi”. “Io ci sono, sono il papà e il fondatore. Le decisioni importanti le prenderanno sempre gli iscritti, ma è importante che ci sia un ragazzo di trent’anni che, se sarà eletto, andrà a parlare con i capi di Stato”.
Oltre a Grillo, durante la prima giornata si sono visti Paola Taverna, Carlo Sibilia, Angelo Tofalo, Matteo Brugnerotto, gli ultimi due in tenuta sportiva sul campetto da calcio.
Per sabato sera, intorno alle 20, è attesa la proclamazione del vincitore delle primarie: e se non sarà Di Maio vorrà dire che sarà successo qualcosa di assolutamente clamoroso.
Foto di Raffaele Verderese/Imagoeconomica