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Harvey Weinstein, accusato di molestie e violenza sessuale, si consegna alla polizia di New York. Le foto di Pizzi

Weinstein
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Mesi dopo lo scoppio, lo scorso ottobre, dello scandalo di molestie sessuali che lo ha travolto, Harvey Weinstein si è consegnato oggi alla polizia di New York, dove gli inquirenti dovrebbero formalizzare le accuse contro di lui. Sono vari media americani ad avere fornito l’anticipazione.

Il produttore di Hollywood accusato da oltre 85 donne di averle molestate, maltrattate e in alcuni casi anche stuprate è da mesi sotto inchiesta a New York, Los Angeles e Londra. Stando al New York Times, almeno una delle accuse formali è legata a Lucia Evans: la donna sostiene che Weinstein l’abbia obbligata a fargli del sesso orale durante un incontro di lavoro nel 2004. Non è ancora chiaro se altre incriminazioni relative ad altre vittime verranno annunciate. A New York, gli inquirenti stavano indigando sul caso relativo a Paz de la Huerta, un’attrice che ha accusato il produttore di averla stuprata nella casa newyorchese di lei nel 2010. Negli ultimi mesi le inchieste nella metropoli americana, nella città californiana e in quella britannica si sono ampliate per gettare luce anche sulle finanze di Weinstein. Il sospetto è che abbia violato leggi federali sullo stalking.

Lo scandalo, che ha dato vita a un movimento di protesta – Me Too – contro le molestie e le violenze sessuali sia nel mondo dello spettacolo che nei vari luoghi di lavoro, è esploso dopo una serie di articoli pubblicati sul New York Times e sul New Yorker in cui sono state messe nero su bianco le testimonianze di tantissime donne, tra cui quella dell’attrice italiana Asia Argento (qui le foto d’archivio di Pizzi), che hanno accusato il produttore di molestie e violenze sessuali, oltre che di aver creaato un sistema per non far filtrare le denunce, fatto di minacce e emarginazione lavorativa.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata



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