Luigi Di Maio e Virginia Raggi presentano il programma di Roberta Lombardi al Tempio di Adriano. Le foto di Pizzi

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Fabio Massimo Castaldo, Luigi Di Maio, Roberta Lombardi, Virginia Raggi

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Fabio Massimo Castaldo, Luigi Di Maio, Roberta Lombardi, Virginia Raggi

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Fabio Massimo Castaldo, Luigi Di Maio, Roberta Lombardi, Virginia Raggi

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Luigi Di Maio, Roberta Lombardi, Virginia Raggi

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Roberta Lombardi, Virginia Raggi

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Luigi Di Maio, Roberta Lombardi, Virginia Raggi

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Fabio Massimo Castaldo, Luigi Di Maio

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Luigi Di Maio

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Luigi Di Maio

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Luigi Di Maio

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Virginia Raggi

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Paola Taverna

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Paola Taverna

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Paola Taverna

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Emilio Carelli

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Paola Taverna, Emilio Carelli

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Paola Taverna, Elio Lannutti

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Elio Lannutti

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Elio Lannutti

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Elio Lannutti, Paola Taverna

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Elio Lannutti, Paola Taverna

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Paola Taverna, Emilio Carelli

La candidata del M5S alla presidenza della Regione Lazio Roberta Lombardi ha presentato oggi il suo programma elettorale al Tempio di Adriano a Roma insieme con il candidato premier Luigi Di Maio, il sindaco di Roma Virginia Raggi e Fabio Massimo Castaldo, vice presidente del Parlamento europeo. Una campagna elettorale che sarà incentrata sulla parola “Diritti”, scelta dalla Lombardi come slogan.

“Il programma – ha sottolineato Lombardi – è frutto di un’ampia partecipazione dei vari soggetti della società civile di Roma e dei territori del Lazio e tocca le diverse aree d’intervento: dall’antimafia al bilancio, dai diritti civili alla sanità e ai rifiuti, dai trasporti al lavoro fino alle politiche abitative”.

E ancora: “Da una parte c’è l’immaginifico mondo propagandato dai media e raccontato da Zingaretti e dal Pd, dall’altro la realtà con cui i cittadini si scontrano quando cercano di accedere a un servizio pubblico come la sanità. Il Pd e Zingaretti in cinque anni hanno fallito sulla realizzazione di tutti i diritti”.

“Tutti i diritti che sono stati negati sono la parola chiave della nostra campagna elettorale – ha aggiunto la candidata Cinquestelle – e sono la direzione che dobbiamo dare a questo percorso politico”. Una parola scelta, ha spiegato, “da chi l’ha pensata e cucita su di me anche per la mia nota direzionalità a essere diritta”.

(Foto di Umberto Pizzi-riproduzione riservata)