Non solo raccolta differenziata, discariche e inceneritori, ma soprattutto politiche industriali, imballaggi e tracciabilità delle materie prime e seconde: questi i principali temi affrontati all’incontro organizzato da Formiche lunedì 14 marzo al Momec, accanto a Montecitorio, sul pacchetto europeo di misure sull’economia circolare.
A parlarne non solo i protagonisti dell’industria del settore, come Conai e Corepla, ma anche rappresentati delle istituzioni e giornalisti. Oltre a Giorgio Quagliuolo, presidente di Corepla, e Roberto De Santis, presidente di Conai, erano presenti anche Raffaele Tiscar, vice segretario generale della presidenza del Consiglio, Stella Bianchi, deputato Pd e membro della commissione Ambiente, Carlo Maria Medaglia, capo segreteria tecnica del ministero dell’Ambiente, e Jacopo Giliberto, giornalista del Sole24Ore.
“L’Italia, rispetto agli altri Paesi europei, ha un buon livello di riciclo – ha affermato il presidente Quagliuolo – ci superano solo i Paesi del nord. Per ora riusciamo a riciclare il 38% del totale dei rifiuti, che non è male. Ma gli obiettivi appena posti dall’Unione Europea sono sfidanti da raggiungere. Dovremmo arrivare al 55% entro il 2025. Significa una crescita di 2,5 punti percentuali all’anno. Ma per arrivare ai numeri richiesti si rischia di spostare l’intero mercato solo su un materiale, causando forti problemi per gli altri prodotti e sottoprodotti. Bisogna fare attenzione”, conclude il presidente di Corepla.
(Foto: Sveva Biocca)