L’Ucraina è rinata da quando la Russia l’ha invasa militarmente e riconquisterà la Crimea, annessa da Mosca, e le aree occupate a est. Lo ha promesso il presidente Volodymyr Zelensky, in un emozionante discorso alla nazione per celebrarne i 31 anni di indipendenza. Nel discorso registrato andato in onda nell’anniversario del sesto mese dell’intervento armato russo – partito il 24 febbraio – Zelenskiy ha affermato che l’Ucraina non vede più la fine della guerra quando ci sarà la pace, ma quando Kiev sarà effettivamente vittoriosa, ha riportato l’agenzia di stampa Reuters.
“Una nuova nazione è apparsa nel mondo il 24 febbraio alle 4 del mattino”, ha detto il presidente ucraino, “Non è nata, ma è rinata. Una nazione che non piangeva, non urlava né si spaventava. Che non è fuggita. Non si è arresa. E non ha dimenticato”. Il leader, 44 anni, ha pronunciato il discorso con la sua tipica tuta da combattimento davanti al monumento centrale di Kiev per l’indipendenza dall’Unione Sovietica. “Qual è per noi la fine della guerra? Si diceva la pace. Adesso diciamo la vittoria”, ha concluso.
“L’Italia è vicina al vostro popolo, alle famiglie delle vittime, ai milioni costretti a fuggire”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in un videomessaggio indirizzato a Zelensky (qui tutti i dettagli), e così parole di solidarietà dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.
“Nella ricorrenza della Festa Nazionale, desidero rinnovare, in quest’ora così drammatica, a lei e a tutti i suoi concittadini l’espressione più convinta di solidarietà, vicinanza e sostegno della Repubblica Italiana all’Ucraina, impegnata a fronteggiare la brutale e ingiustificata aggressione operata da parte della Federazione Russa, contro la quale legittimamente resiste” (qui il discorso di Mattarella).
(Imagoeocnomica)