L’Italia ha pareggiato zero a zero a San Siro con la Svezia e non si è qualificata ai mondiali in programma in Russia nel 2018. Sette tiri nello specchio della porta, 73 per cento di possesso palla e otto calci d’angolo non sono bastati alla nostra nazionale per segnare il gol che gli avrebbe permesso di andare ai supplementari e di sperare nella qualificazione. Una pochezza offensiva che, peraltro, si era già potuta toccare con mano venerdì scorso in Svezia: 1-0 per i padroni di casa e inizio della fine per l’Italia che ieri non è riuscita a ribaltare la sconfitta dell’andata.
La Svezia, dal canto suo, anche ieri ha confermato le sue caratteristiche da catenaccio e contropiede, in pieno stile italiano verrebbe da dire: solo due tiri nello specchio della porta, il 27 per cento di possesso palla e zero calci d’angolo. Tutti dietro nel fortino difensivo per cercare di resistere sullo zero e zero – come purtroppo è avvenuto – e tornare ai mondiali da cui mancavano dal 2006.
L’Italia resta a casa per la terza volta (ma la prima – nel 1930, in Uruguay – non venne invitata a partecipare). L’ultima e unica volta che non ci eravamo qualificati risale al 1958 quando i mondiali si giocavano proprio in Svezia.
(Foto di Giuseppe Leanza)