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Così l’Italia ha ricordato le vittime dell’11 settembre 2001. Le foto

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La commemorazione di Padova
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L’Incaricato d’Affari dell'ambasciata Usa a Roma Kelly Degnan
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La commemorazione di Milano
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La commemorazione di Milano
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La commemorazione di Milano
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La commemorazione di Milano
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La commemorazione di Milano
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Il Console Generale Usa a Milano, Philip Reeker
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La commemorazione di Milano
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La commemorazione a Brescia
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La commemorazione a Brescia
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La commemorazione a Brescia
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La commemorazione di Milano
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La commemorazione di Milano
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Il console per gli Affari interni del Consolato Usa a Milano, Juan Avecilla
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Il console per gli Affari interni del Consolato Usa a Milano, Juan Avecilla
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La commemorazione di Roma
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La commemorazione di Padova
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La commemorazione di Padova
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La commemorazione di Roma
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L’Incaricato d’Affari dell'ambasciata Usa a Roma Kelly Degnan

Anche l’Italia si è fermata oggi per qualche istante per ricordare le vittime del terribile attentato alle Torri Gemelle, a New York, l’11 settembre 2001. Una data scolpita per sempre nella storia dell’umanità, che ha rappresentato un autentico spartiacque dal punto vista delle relazioni internazionali e degli assetti geopolitici. Quel martedì di 16 anni fa persero la vita in tutto 2.997 persone mentre i feriti furono oltre 6.000. Non solo per lo schianto dei due aerei sul Word Trade Center, a Manhattan, ma anche per il contestuale attentato al Pentagono e lo schianto in Pennsylvania di un quarto velivolo i cui passeggeri riuscirono a ribellarsi ai terroristi e a impedire, a costo della loro vita, un’altra carneficina.

Oggi in tutto il nostro Paese si sono svolti appuntamenti pubblici in ricordo di quei terribili fatti. E delle persone che persero la loro vita per mano di Al Qaeda. Manifestazioni si sono svolte, tra le altre città, a Roma e Milano. Nella Capitale – dove ancora non è arrivato il nuovo ambasciatore Usa, che sarà Lew Eisenberg – è spettato all’Incaricato d’Affari dell’ambasciata Kelly Degnan occuparsi della commemorazione.

Ecco di seguito il testo del discorso che ha pronunciato questa mattina a Piazza di Porta Capena durante la deposizione di una corona di fiori:

Sono passati sedici anni dai terribili eventi dell’11 settembre 2001. Per molti di noi, la tragica morte di quasi tremila persone al World Trade Center, al Pentagono e in Pennsylvania ha rappresentato un brusco risveglio, il momento in cui il terrorismo è diventato fin troppo reale.

In un attimo, le vite di persone comuni, colte nella loro vita quotidiana, sono state cancellate. Molti di loro erano turisti arrivati da altri Paesi, compresa l’Italia.

Mentre seguivamo con sgomento lo sviluppo di quegli spaventosi eventi, abbiamo sentito anche profondo orgoglio verso le centinaia di soccorritori – vigili del fuoco, poliziotti, paramedici – che stavano mettendo a rischio la loro vita per fare ciò per cui erano stati preparati: aiutare chi aveva bisogno d’aiuto. Tragicamente anche molti di questi coraggiosi professionisti sono morti quel giorno.

Nelle ore, nei giorni e nelle settimane successive siamo stati confortati dall’incredibile solidarietà e dal sostegno della comunità internazionale e di tutta Italia. Eravamo affranti ma sapevamo di non essere soli nel nostro dolore.

Quella solidarietà e quel sostegno continuano ancora oggi, ed è un onore per me prendere parte a questa cerimonia di commemorazione. A nome dell’Ambasciata e del popolo americano, ringrazio la città di Roma e tutti gli italiani per aver ricordato questo triste anniversario e per essere al nostro fianco nella lotta globale contro il terrorismo, ancora in atto.

Dopo l’11 settembre, i terroristi hanno continuato a strappare le vite di vittime innocenti a Bruxelles e a Bassora, a Londra e Orlando, a Parigi come in molti altri posti in tutto il mondo. Per questo motivo, nel commemorare l’anniversario dell’undici settembre, invitiamo tutti a ricordare non solo coloro che sono morti sedici anni fa ma anche i tantissimi altri che hanno perso la vita, o i loro cari, per mano dei terroristi.

Non dimenticheremo mai coloro che sono stati strappati via da noi, e non smetteremo mai di lavorare per costruire un mondo più sicuro e più florido, un mondo nel quale ci auguriamo che l’estremismo violento – in tutte le sue forme – sia solo un ricordo del passato“.

Non è il momento di disperare. È il momento di fidarci gli uni degli altri, di far conto gli uni sugli altri, di lavorare insieme e con maggiore forza per difendere quei valori, l’ordine internazionale e lo stile di vita che abbiamo cari“, ha dichiarato invece il Console Generale del Consolato Usa di Milano Philip Reeker.

Nella gallery le foto di alcune delle commemorazioni che si sono svolte in Italia oggi



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