È stato un tour completo quello del premier canadese Justin Trudeau in Italia. Dopo la partecipazione al G7 a Taormina con Donald Trump, Emmanuel Macron, Angela Merkel, Theresa May, Paolo Gentiloni e Shinzō Abe, Trudeau ha incontrato alle vittime del terremoto ad Amatrice.
Il primo ministro del Canada ha anche incontrato Papa Francesco in Vaticano. In un colloquio durato più di 30 minuti, Trudeau ha parlato con il Santo Padre dei temi discussi al summit di Taormina, ha invitato Jorge Bergoglio in Canada e ha voluto sollevare il caso degli abusi subiti dai minorenni indigeni costretti a frequentare le scuole residenziali canadesi finanziate tra il 1840 e il 1996 dal governo federale canadese e gestite dalla Chiesa cattolica. Il Papa ha regalato a Trudeau una medaglia per il quarto anno del pontificato, i suoi tre documenti magisteriali, Evangelii Gaudium, Laudato si e Amoris laetitia, e il messaggio per la Giornata mondiale della pace del 2017. Il premier canadese ha ricambiato regalando a Francesco sei volumi di relazioni che i missionari gesuiti in Canada inviavano alla curia generalizia ed alcune pagine incorniciate di un vocabolario curato sempre dai missionari gesuiti.
A Roma, il primo ministro canadese ha trascorso una mattinata allo stadio Olimpico per un evento sull’integrazione attraverso lo sport e ha visitato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale. A Montecitorio è stato ricevuto dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, e dal presidente del Senato, Pietro Grasso. “Justin Trudeau è uno degli statisti che hanno saputo riaccendere la speranza in una politica diversa – ha detto Boldrini – che può appassionare, e ha riacceso la speranza anche in un cambiamento reale della società. Lui ha dimostrato che le grandi riforme si possono fare con coraggio e senza perdere consensi”.
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