Sarebbe Sergio Marchionne il sogno proibito di Silvio Berlusconi, che avrebbe deciso di puntare sull’attuale amministratore delegato di Fiat Chrysler per tentare di fare il pieno di voti alle prossime elezioni. La voce è stata rilanciata oggi all’unisono dai giornali della famiglia Angelucci, Libero e il Tempo ma compare anche in altri quotidiani tra cui Repubblica, nel retroscena a firma di Carmelo Lopapa, secondo cui Berlusconi pensa anche a Mario Draghi e Carlo Calenda.
Tutti d’accordo, quindi, nel sostenere che il Cavaliere starebbe facendo seriamente la corte (anche) a Marchionne il cui impegno con la casa automobilistica italo-americana potrebbe concludersi – ma non è affatto scontato – nel 2018. Ecco che cosa ha scritto ad esempio oggi Renato Farina su Libero: “Dal cilindro Berlusconi sta per tirare fuori un coniglio con il pulloverino blu. La parola coniglio in questo caso è però la meno idonea a definire l’esercizio prodigioso del mago di Arcore. Siamo in grado di anticipare che il Cavaliere lancerà come salvatore della patria Sergio Marchionne. Un coniglio? Un lupo”.
Meno assertiva la ricostruzione di Rep, dove si parla più genericamente della crescente distanza tra il Cav e gli storici big di Forza Italia e anche della volontà di Berlusconi di affidarsi a un “Papa straniero”. In questo senso non ci sarebbe solo il nome di Marchionne ma pure quelli di Carlo Calenda e Mario Draghi.
Che l’ad di Fiat in tutti questi anni si sia dilettato a intrattenere rapporti con il mondo della politica – ovviamente dettati anche e soprattutto dal suo ruolo di capo azienda della più importante impresa del Paese – comunque è fuor di di discussione. Come emerge da queste fotografie nelle quali appare al fianco di alcune delle principali figure politiche degli ultimi anni. A cominciare dagli ex presidenti del Consiglio Berlusconi e Matteo Renzi.
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