Le foto ufficiali e la cronaca, a volte informale. Gli scatti di Palazzo Chigi e le riprese del vertice. I sorrisi in favore degli obiettivi e i mancati saluti colti dagli osservatori. Le foto calde e i silenzi gelidi.
Dov’è la verità nella riunione del Consiglio europeo iniziato ieri con all’ordine del giorno l’accordo tra Ue e Gran Bretagna per evitare la Brexit? Forse nel mezzo, chissà.
Di seguito ci sono le foto scattate dal fotografo di Palazzo Chigi. Ed ecco una parte dell’articolo scritto dal cronista del Corriere della Sera, Marco Galluzzo:
“Le telecamere del Consiglio europeo riprendono per una ventina di minuti gli attimi che precedono lo squillo della campanella da parte di Donald Tusk, prima dell’inizio dei lavori. Renzi sembra non incrociare mai Federica Mogherini, l’Alto rappresentante per la politica estera, nemmeno durante la photo opportunity del vertice, durante la quale stanno l’uno accanto all’altra, ma senza parlarsi, senza scambiare una battuta. Il gelo che da mesi raccontano alcune ricostruzioni dei media italiani appare confermato dalle riprese autorizzate in streaming dal Consiglio europeo.
Riprese che raccontano il nostro premier a suo agio con il premier greco Alexis Tsipras, suo compagno di banco abituale nei vertici, poi a fianco del portoghese Antonio Costa, prima della fotografia di gruppo, infine con i premier del Belgio e della Croazia, con i quali scambia impressioni reciproche prima dell’inizio del Consiglio. Per alcuni minuti è anche accanto alla cancelliera Merkel, che sembra divertirsi con il belga Charles Michel, ma senza prestare troppa attenzione a Renzi: lo guarda per un attimo, ma in apparenza senza dialogare. Le accuse esplicite del nostro capo del governo sul sistema bancario tedesco potrebbero avere un ruolo in un gelo che le telecamere non smentiscono.
Nella mimica degli attimi che precedono l’inizio del Consiglio si segnalano altre note. Il bulgaro e mastodontico Bojko Borisov ha un’aria svagata e annoiata, ma non a tal punto dall’astenersi dall’abbracciare per un attimo Federica Mogherini. È lo stesso Borisov che a Malta, in uno degli ultimi vertici europei, diceva di Renzi, richiesto di un paragone con Berlusconi: «Renzi parla, parla, parla…».
Più o meno negli stessi attimi Matteo Renzi scambia alcune parole con il polacco Tusk, che secondo il body language fa ampi segni con le mani, come a dirgli «adesso basta». Basta con le critiche alla Ue?“.
(Foto: T.Barchielli/Governo.it)