Con l’ok definito al ddl sulla legittima difesa viene sancito “il sacrosanto diritto dei cittadini a difendersi se quancuno entra in casa, in cantina, nel proprio bar o azienda agricola. Si eliminano anni di giri per i tribunali e di spese legali. Si elimina il riconoscimento per i parenti dei “poveri rapitori”. Non si distribuiscono armi”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, interpellato a Palazzo Madama.
“Non è il far west. Da oggi – ha aggiunto – i delinquenti sanno che fare il mestiere di rapinare è più difficile. Ovviamente punteremo su polizia, carabinieri, forze dell’ordine, telecamere”.
Quanto alle perplessità espresse da giuristi e magistrati, il ministro ha risposto che “perplessità non ce ne sono per chi ha letto il testo. C’e’ la scelta precisa da parte dello Stato di stare dalla parte dell’aggredito e non dell’aggressore. Ovviamente ci saranno indagini, la magistratura dirà la sua, ma velocemente, partendo dal presupposto che noi stiamo con l’aggredito”.
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