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Strenne di Natale al Tempio di Adriano con Vespa, Calenda e Tajani. Foto di Pizzi

“Sono dispiaciuto che il percorso con +Eu si sia interrotto per scelte diverse che abbiamo fatto alle ultime elezioni politiche, del tutto legittime, ma spero che questo stesso percorso si possa riannodare”. Lo ha detto Carlo Calenda, segretario di Azione, nel corso della presentazione del libro di Bruno Vespa, “Il rancore e la speranza. Ritratto di una nazione dal dopoguerra a Giorgia Meloni, in un mondo macchiato di sangue”, che si è tenuta ieri a Roma. La prima dopo la morte di Silvio Berlusconi, ospite fisso delle sue presentazioni.

Intercettato dai giornalisti, Vespa ha parlato anche di lui: “Berlusconi è presente in due capitoli del libro: uno dedicato a lui e ai trent’anni che abbiamo trascorso nelle interviste. Sono trent’anni di vita italiana e uno dedicato alla famiglia, che è sorprendente per la sua unità. Onestamente non conoscevo personalmente i figli minori però sono stati una sorpresa. Una famiglia unitissima. Una cosa complicata”.

Ad accompagnare Vespa, oltre a Calenda, anche il vicepremier, ministro degli Esteri e presidente di Forza Italia Antonio Tajani. “Io parlo per me, bisogna chiedere a Meloni, ma se rispettando i Trattati Ue il candidato alla presidenza della Commissione è del Ppe, mi sembra difficile che il governo italiano non voti un candidato del Ppe”, ha detto Tajani rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se la premier Meloni voterebbe un presidente di Commissione che sia votato anche dal Pse.

E poi uno sguardo alla politica nazionale e alle prossime elezioni regionali: “Oggi il presidente di regione è l’uomo o la donna più potente di una regione: governa la sanità, una macchina con migliaia di dipendenti… due mandati, dieci anni sono tanti. Credo sia giusto avere dei presidenti che durano 10 anni, la vedo una cosa di buon senso”.

Ecco le foto di Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata


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