Alessandro Merisi, fotografo, ha 25 anni. Appena atterrato al Cairo, deve impegnarsi a trafugare farmaci in Egitto per pagare un debito dal quale non riesce a liberarsene. Si trova così in una clinica privata, dove regna la disperazione. Sedotto dal rinascere del Paese, il ragazzo vede l’occasione di rifarsi una nuova vita. Traffico di organi, criminali spietati, donne incantevoli, tutto unito in un noir sensuale, scuro e dolente, dove il destino degli uomini non viene deciso dalla malvagità delle loro azioni, ma dallo scorrere inesorabile del Nilo.
Questa è la storia raccontata in “Al Tayar. La Corrente”, il nuovo libro di Mario Vattani (edito da Mondadori). Vattani, diplomatico e scrittore, dopo il successo del suo noir giapponese “Doromizu. Acqua torbida” (Mondadori, 2016), ambienta il suo nuovo libro nella capitale di un Egitto caotico e affascinante che conosce bene perché vi ha vissuto a lungo da console.
Alla presentazione romana nel Circolo degli Esteri eranopresenti Marisela Federici, Vittorio Sgarbi, Pialuisa Bianco, l’ambasciatore Raffaele de Lutio, Stefania Viti, l’ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian Mammad Ahmadzada, Umberto Vattani, Francesco Paolo Fulci, Alessandro Minuto Rizzo, il senatore Maurizio Gasparri, Michele Vietti, Mattia Carlin, Peppino Borga, Carlo Maria Oliva, Claudio Moreno, Paola Gassman, Jun Ichikawa, Vincenzo Bocciarelli, e Anton Giulio de Robertis.
Foto di Umberto Pizzi (riproduzione riservata)