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Bagnai, Borghi e D’Alema a lezione di democrazia alla Link con Zuppi. Foto di Pizzi

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Giovanni Battista Re
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Giovanni Battista Re
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Giovanni Battista Re
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Maurizio Landini
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Maurizio Landini
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Giovanni Battista Re, Massimo D'Alema
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Giovanni Battista Re, Massimo D'Alema
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Giovanni Battista Re, Massimo D'Alema
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Giovanni Battista Re, Massimo D'Alema
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Massimo D'Alema, Maurizio Landini
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Massimo D'Alema, Maurizio Landini
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Massimo D'Alema, Maurizio Landini
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Massimo D'Alema, Maurizio Landini
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Maurizio Landini, Massimo D'Alema
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Giovanni Battista Re, Mario Toso
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Massimo D'Alema, Maurizio Landini
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Alberto Bagnai, Paolo Petrecca
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Alberto Bagnai, Paolo Petrecca
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Matteo Zuppi, Giovanni Battista Re
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Matteo Zuppi, Giovanni Battista Re
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Matteo Zuppi, Massimo D'Alema
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Matteo Zuppi, Massimo D'Alema
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Matteo Zuppi, Massimo D'Alema
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Matteo Zuppi, Massimo D'Alema
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Matteo Zuppi, Massimo D'Alema
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Matteo Zuppi, Massimo D'Alema
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Matteo Zuppi, Massimo D'Alema
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Matteo Zuppi, Massimo D'Alema
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Matteo Zuppi, Massimo D'Alema
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Mario Toso, Carlo Alberto Giusti
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Mario Toso, Matteo Zuppi
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Pietro Polidori,
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Carlo Alberto Giusti
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Pietro Polidori, Carlo Alberto Giusti
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Matteo Zuppi
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Piero Schiavazzi, Carlo Alberto Giusti, Matteo Zuppi
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Carlo Alberto Giusti, Matteo Zuppi, Pietro Polidori
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Piero Schiavazzi, Carlo Alberto Giusti, Matteo Zuppi, Pietro Polidori
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Claudio Graziano
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Alberto Bagnai
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Massimo D'Alema, Enrico Borghi

Nella giornata di ieri il cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi, ha presentato il libro di monsignor Mario Toso “Chiesa e democrazia” alla Link University.

Nel suo intervento, Zuppi ha toccato il tema delle riforme costituzionali, spiegando che cambiare la Costituzione non è impossibile, è previsto, ma è bene che “l’inchiostro sia uno solo”. Ricordando che “la Chiesa italiana ha affrontato più volte il tema della democrazia”, Zuppi ha sottolineato che “la democrazia è il filo rosso che ha attraversato la storia del Paese dopo il totalitarismo fascista”. “La visione cristiana ha contribuito, insieme a quella comunista, a quella socialista e a quella liberale, alla straordinaria sintesi della Costituzione” che rappresentava “una alta condivisione di quello che univa”.

Cambiare allora “si può se si utilizza quell’inchiostro, uno solo”. Occorre dunque “rispettare lo spirito” della Costituzione, ovvero “si può cambiare, è previsto se necessario, rispettando la lettera” della Costituzione e il clima di unità che ha portato alla sua stesura.

Ecco tutte le foto di Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata

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