La mozione di sfiducia contro il ministro dello Sport Luca Lotti non è passata a larghissima maggioranza: 161 voti contro 52. È stato questo l’esito della votazione che si è svolta ieri a Palazzo Madama.
Ecco come il notista politico Francesco Damato nella sua rubrica “I Graffi” per Formiche.net ha commentato il voto di ieri al Senato, come si può anche leggere in maniera più estesa qui: “I conti politici, in effetti, erano e sono questi. Il coinvolgimento del ministro dello sport nelle indagini targate Consip erano e sono solo un pretesto. Sono, perché la faccenda non è finita con la bocciatura della mozione grillina, alla quale i fuoriusciti dal Pd, questa volta, ne hanno aggiunta un’altra, che dovrà essere ancora “calendarizzata”, sempre al Senato, per tentare la degradazione di Lotti col ritiro delle numerose deleghe, comprese quelle dell’editoria e del Cipe, affidategli dal presidente del Consiglio. Che però ha già fatto sapere di non avere alcuna intenzione di arrivare alla “valutazione” pretesa dalle opposizioni. Fra le quali, a sorpresa, scopriamo pertanto che hanno deciso di arruolarsi anche quelli che sono andati via dal Pd, adottandone la sigla rovesciata di Dp, per difendere il governo -sentite, sentite- dai progetti renziani di elezioni anticipate”.
Ecco di seguito le foto di Umberto Pizzi che ieri ha seguito il dibattito al Senato
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