Il settimanale Tempi – da sempre vicino al movimento Comunione e Liberazione – è passato di mano. Ad acquistarlo gli imprenditori Davide Bizzi e Valter Mainetti che hanno rilevato il 100% del giornale dai precedenti proprietari, la Editoriale Tempi Duri.
Per Bizzi si tratta dell’esordio nel settore dell’editoria, mentre per Mainetti – dopo l’investimento nel Foglio di Giuliano Ferrara e Claudio Cerasa di una conferma (qui l’articolo di Formiche.net sull’espansione del gruppo Sorgente di Mainetti nell’editoria). Lo stesso gruppo che fa capo all’imprenditore romano – nel corso del 2016 – ha acquisito il 30% del capitale sociale della Gazzetta del Mezzogiorno. Un’operazione che Mainetti all’Università di Parma ha commentato con queste parole: “È una nuova avventura per il nostro gruppo quello della stampa. Nel 2016 abbiamo acquisito il 30% della Gazzetta del Mezzogiorno. Io devo ringraziare nell’ambito dell’editoria il consigliere delegato Dimusa e Ilaria Fasano che ci aiuta in questa attività non facile perché i giornalisti non sono persone facilissime“.
A seguito dell’acquisto da parte del numero di Sorgente il capitale sociale della Gazzetta del Mezzogiorno risulta così suddiviso: il 30% in mano a Mainetti e il 70% di proprietà del precedente azionista unico Mario Ciancio Sanfilippo. Le partecipazioni di Mainetti in ambito territoriale sono detenute dalla società Musa Comunicazione Srl, a sua volta detenuta dal gruppo Sorgente.
La direzione di Tempi – in passato appannaggio di Luigi Amicone, nel frattempo eletto in consiglio comunale a Milano – sarà affidata all’attutale vicedirettore del Foglio Alessandro Giuli.
A dirigere la rivista – ereditando l’incarico in passato ricoperto da Luigi Amicone, ora consigliere comunale di Forza Italia a Milano – arriverà dal Foglio il condirettore Alessandro Giuli.
Quanto ai conti della rivista, l’ultimo bilancio della società che edita il settimanale Tempi, relativo al 2015, indica una perdita di 330mila euro, rispetto a un piccolo utile del 2014.
Nei giorni scorsi Mainetti ha inviato una lettera agli investitori nella quale ha fatto il punto sull’attività del suo gruppo operante “nei settori della finanza, del risparmio gestito, dell’immobiliare, delle costruzioni in proprio e del restauro e delle infrastrutture“. Sono 37 i fondi immobiliare costituiti da Sorgente, i quali gestiscono risorse per un valore superiore ai 5 miliardi di euro. “Le società immobiliari, finanziarie e di servizi sono 71” e si trovano in numerosi Paesi, tra cui – oltre l’Italia – anche la Francia, la Svizzera e la Gran Bretagna.
Tutti i dettagli sull’operazione sono consultabili a questo link, nell’articolo di Pietro Di Michele e Fernando Pineda.
Nella gallery le foto di Davide Bizzi e di Valter Mainetti, ed anche della moglie di quest’ultimo Paola.
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