Il Corpo dei Vigili del Fuoco costituisce “la spina dorsale del sistema del soccorso nazionale”. Un sistema che, nel quotidiano come nelle emergenze, si è sempre dimostrato “efficiente, pronto e altamente professionale” e, comunque, sempre vicino ai cittadini. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Marco Minniti stamane nel corso della cerimonia, presso la scuola di Capannelle in occasione del giuramento di 395 allievi Vigili del Fuoco dell’81esimo corso, da oggi operativi nei diversi Comandi sul territorio nazionale. Il ministro ha voluto ringraziare a nome del governo gli uomini e le donne del Corpo per quella che è stata definita una “presenza straordinaria, in un glorioso Corpo come quello dei Vigili del Fuoco”. Una realtà istituzionale di grande professionalità, ha voluto aggiungere Minniti, “che ha sempre accompagnato gli italiani nei momenti felici e gioiosi come in quelli più votati al soccorso, in occasione di incidenti o calamità di vario genere. Voi – ha poi detto rivolgendosi ai Vigili del Fuoco – dedicate il vostro lavoro a chi ha bisogno, a coloro che non ce la fanno in una situazione di criticità ed è questo il vero senso della parola ‘soccorso'”.
Un “impegno straordinario” portato a termine con successo anche grazie ad “uno spirito di squadra. E quanto, soprattutto oggi, – ha detto ancora Minniti – c’è bisogno di questo spirito di squadra per costruire il futuro e incarnare così l’interesse collettivo”. A sottolineare, invece, i risultati pratici di questo impegno è stato il Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco, Gioacchino Giomi che nel corso del suo intervento ha sottolineato come siano all’anno circa 2mila gli interventi di soccorso assicurati dai Comandi su tutto il territorio nazionale. “Numeri che nella loro essenzialità ci raccontano solo in parte lo straordinario impegno che i Vigili del Fuoco mettono in campo in tutte le emergenze”. Giomi ha voluto, infine, citare “i durissimi giorni di Rigopiano” per i quali il Corpo ha ricevuto una medaglia al valore e che “ha dimostrato che nonostante le condizioni estreme dove si sommavano gli effetti di terremoto, neve e freddo e una sfida contro il tempo che sembrava impossibilie, – ha detto – i Vigili del Fuoco sono divenuti artefici di un autentico miracolo: quello di nove vite umane salvate usando le braccia, la testa e soprattutto il cuore”.
(Testo-Askanews)
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