“Ho scelto tre lettere tra le diverse che sono arrivate in redazione e che ragionano (e qualche volta sragionano, senza averla neanche letta) sull’intervista che abbiamo realizzato con Beppe Grillo, leader e garante del Movimento 5 Stelle, e pubblicato oggi 19 aprile 2017. La prima intervista a Grillo da molti mesi, e forse la prima in cui Grillo accetta un dialogo e non conduce uno dei suoi famosi monologhi. Le tre lettere sono di una lettrice attenta, di una filosofa coraggiosa e di un politico di dichiarata ispirazione cristiana. Tre belle lettere. A esse risponderò distesamente su” Avvenire” di domani, giovedì. Ma voglio anticipare una parte della mia replica anche per dare risposta ai parecchi colleghi di altri giornali che hanno continuato a cercarmi lungo questa giornata e ai quali non posso dare il tempo che meriterebbero perché dirigo un giornale e il tempo non mi basta mai per cercare di fare bene il mio lavoro. Nell’intervista rilasciata oggi al Corriere ho espresso le mie opinioni personali. Non ho impegnato in alcun modo il mio Editore, come mai ho fatto in circostanze analoghe. So che alcuni miei giudizi hanno sollevato parecchi interrogativi e non poche perplessità, anche in ambito ecclesiale. E so che la Chiesa italiana è attenta a tutte le forze politiche che si impegnano per il bene comune, con riserva di valutarne di volta in volta le singole scelte. Personalmente e professionalmente non voglio fare di più e non mi sento di fare di meno”.
È la risposta che Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, ha dato a tre lettere pubblicate oggi sul quotidiano della Cei. La risposta e le lettere sono arrivate dopo l’intervista di Tarquinio al Corriere della Sera in cui il direttore ha dichiarato di condividere con il Movimento cinque stelle alcune preoccupazioni, come quella che “che almeno un giorno della settimana sia dedicato a relazioni che siano altro da quelle lavorative”.
“Sono tanti i cattolici che partecipano alle iniziative del Movimento. Se guardiamo ai grandi temi (dal lavoro alla lotta alle povertà), nei tre quarti dei casi abbiamo la stessa sensibilità”, ha detto Tarquinio a Cesare Zapperi. “Quando abbiamo sollevato il caso di Serravalle speravamo che si riaprisse il dibattito sul lavoro domenicale. Sono lieto che sia avvenuto anche con il contributo del Movimento 5 Stelle”, ha aggiunto.
(Foto ImagoEconomica)