Se il Pd voleva dimostrare di essere ancora una forza viva, la risposta di Piazza del Popolo dà fiducia al primo partito di opposizione. Gli organizzatori parlano di 50mila presenze, la piazza è gremita anche se non sovraffollata. I numeri sono in linea con quelli di questo periodo storico: molto lontani sia dalle cifre delle manifestazioni contro i governi guidati da Silvio Berlusconi sia da quelli dei cortei della Cgil contro il Jobs Act o contro l’abolizione dell’articolo 18.
Barbe bianche con La Repubblica sotto braccio si affiancano a volti giovani di diverse nazionalità. Le bandiere del Pd si mescolano al tricolore, ormai sdoganato anche nei cortei di sinistra, alle immancabili bandiere con i quattro mori e alle tantissime bandiere d’Europa.
“Noi crediamo nel Partito, è una comunità unica” – dice Luca, giovane militante del Pd pugliese. “Certo il Pd negli ultimi anni ha smarrito la sua anima sociale e dobbiamo riconoscere che il reddito di cittadinanza, seppur pericoloso per i conti dello Stato, è una risposta concreta alle fasce di popolazione in difficoltà. Quelle che il Pd ha dimenticato. E l’abbiamo visto anche alle urne”. Più indulgente, invece, un collega di partito sempre pugliese. “Noi siamo qui per affermare il dovere di avere rispetto delle minoranze, di tutte le minoranze: gli immigrati, i dimenticati delle periferie e chi lotta per i diritti civili” – ci dice Davide – “È importante ricordare che il senso della comunità ci ha consentito di costruire un soggetto molto più ampio dell’Italia come la Comunità Europea, non dobbiamo dimenticarlo” (continua a leggere l’articolo di Maria Scopece).
In piazza, come promesso, ci sono tutti i big del partito: da Matteo Orfini a Nicola Zingaretti, passando per Maurizio Martina, Carlo Calenda, Graziano Delrio, Andrea Orlando, Maria Elena Boschi, Anna Ascani, Matteo Renzi, Ivan Scalfarotto, Stefano Ceccanti, Paolo Gentiloni e Valeria Fedeli.
Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi. Ecco tutte le sue foto.
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