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D’Attorre, Speranza, Rossi e Scotto assistono agli sbuffi anti Renzi di D’Alema. Foto di Pizzi

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Arturo Scotto e Massimo D'Alema
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Enrico Rossi
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Cesare Salvi
MASSIMO D'ALEMA
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Enrico Rossi
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Enrico Rossi
D'Alema
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Roberto Speranza
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Alfredo D'Attorre
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Roberto Speranza
MASSIMO D'ALEMA
D'Alema

Esponenti vecchi e nuovi del Pd accolgono l’invito di Massimo D’Alema a proseguire l’iniziativa politica dopo la vittoria del No al referendum costituzionale.

Scrive oggi Monica Guerzoni del Corriere della Sera: “«Io sono scon-cer-ta-to! Davanti a chi dice che la Consulta ha confermato l’impianto dell’Italicum e si può correre al voto, non so se il riso o la pietà prevale. In questi casi arriva uno con il camice bianco e lo porta via…». Nella sala strapiena c’è chi batte le mani e chi si sganascia dal ridere, per il godimento di assistere allo show di Massimo D’Alema che fa a pezzi la narrazione (e le politiche) di Renzi.

Per il presidente di Italianieuropei è una «giornata di militanza» per lanciare il suo movimento, Ricostruzione del centrosinistra. Lo slogan ConSenso lo ha scelto per la rima con buon senso, qualità che al segretario farebbe difetto. Per lui Renzi è portatore di una politica furba, confusa, retorica e di una «antipolitica a bassa intensità». Come si fa a guidare il partito più grande invocando meno politici? «È una paraculata… Come se il Mulino Bianco dicesse che ci vogliono meno biscotti». Ridono tutti. Da Rimini, però, Renzi delude chi cercava il sangue: «L’avversario è chi gioca le carte della paura e non chi fa polemica nella nostra aerea».

In via dei Frentani stazionano i pullman arrivati da Campania e Puglia. Dentro 600 persone ammassate, in piedi, in poltrona e in terra. L’ex premier invita i «riservisti» a tenersi «pronti per ogni evenienza» e l’evenienza, neanche a dirlo, è la via di una scissione quasi obbligata. Il Lìder Maximo, un tempo lo chiamavano così, si appella al popolo del No e non trascura i delusi da Renzi, compreso chi ha votato Sì. Sprona ad aprire ovunque comitati provinciali e a racimolare soldi, per farsi trovare «forti e organizzati»”.

ECCO CHI UMBERTO PIZZI HA VISTO AL RADUNO ORGANIZZATO DA MASSIMO D’ALEMA.


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