Skip to main content

Tutte le facce di Matteo Renzi con Schulz e Faymann

1 / 20
Martin Schulz e Matteo Renzi
Martin Schulz e Matteo Renzi
2 / 20
Martin Schulz e Matteo Renzi
Martin Schulz e Matteo Renzi
3 / 20
Martin Schulz e Matteo Renzi
4 / 20
Matteo Renzi
Matteo Renzi
5 / 20
Matteo Renzi
Matteo Renzi
6 / 20
Matteo Renzi
Matteo Renzi
7 / 20
Matteo Renzi
Martin Schulz e Matteo Renzi
8 / 20
Martin Schulz e Matteo Renzi
9 / 20
Martin Schulz e Matteo Renzi
Matteo Renzi
10 / 20
Matteo Renzi
Matteo Renzi Werner Faymann
11 / 20
Matteo Renzi e Werner Faymann
12 / 20
Matteo Renzi e Werner Faymann
Werner Faymann e Matteo Renzi
13 / 20
Werner Faymann e Matteo Renzi
Werner Faymann e Matteo Renzi
14 / 20
Werner Faymann e Matteo Renzi
Matteo Renzi e Werner Faymann
15 / 20
Matteo Renzi e Werner Faymann
16 / 20
Matteo Renzi
Matteo Renzi
17 / 20
Matteo Renzi
Matteo Renzi
18 / 20
Matteo Renzi
Matteo Renzi e Werner Faymann
19 / 20
Matteo Renzi e Werner Faymann
Matteo Renzi e Werner Faymann
20 / 20
Matteo Renzi e Werner Faymann
Martin Schulz e Matteo Renzi
Martin Schulz e Matteo Renzi
Matteo Renzi
Matteo Renzi
Matteo Renzi
Martin Schulz e Matteo Renzi
Matteo Renzi
Matteo Renzi Werner Faymann
Werner Faymann e Matteo Renzi
Werner Faymann e Matteo Renzi
Matteo Renzi e Werner Faymann
Matteo Renzi
Matteo Renzi
Matteo Renzi e Werner Faymann
Matteo Renzi e Werner Faymann

Sorrisi e grande intesa di vedute tra il presidente dell’Europarlamento, il socialista Martin Schulz e il presidente del Consiglio Matteo Renzi per far sì che l’Europa resti “ben piantata a terra”, un’Europa che “ha bisogno di rinnovamento e di coraggio”.

Al termine dell’incontro di questa mattina a Palazzo Chigi, Schulz, che ha lodato Renzi per il suo “parlar chiaro” e ha dato atto all’Italia dei passi coraggiosi “compiuti sinora”, ha parlato di “convergenza di idee” e di “collaborazione costruttiva” in vista del vertice Ue della prossima settimana per “la stabilità e la crescita”. “Il patto si chiama così – ha detto Schulz – proprio perché non si può puntare solo sulla stabilità, ma bisogna puntare anche sulla crescita. Senza crescita non c’è stabilità, sono due facce della stessa medaglia”.

Successivamente il premier ha incontrato il cancelliere austriaco Werner Faymann, con il quale ha parlato principalmente di immigrazione. In particolare, ha spiegato il premier, “lo sforzo a cui è sottoposta l’Austria è molto grande. Per esempio il numero dei richiedenti asilo in Italia è molto inferiore in termini assoluti a quello dell’Austria”. Ma è “un problema europeo”, ha ribadito Renzi, invitando i colleghi dell’Ue ad adottare una “strategia che non metta in futuro in discussione Schengen e l’identità dell’Europa”.

(Testo: Askanews)

(Foto: Imagoeconomica)



×

Iscriviti alla newsletter