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Matteo Renzi show a piazza del Popolo. Le foto di Pizzi

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Matteo Renzi
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Matteo Renzi
Matteo Renzi, Corte Costituzionale
Matteo Renzi, Corte Costituzionale

Ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi è salito sul palco di piazza del Popolo per chiamare a raccolta il popolo Dem per l’ultimo mese di campagna elettorale. “La riforma non ci permetterà di fare la rivoluzione ma ci permetterà di essere come gli altri Paesi in termini di qualità e rapidità delle decisioni”, ha Renzi alla manifestazione del Pd per il Sì al referendum. Ecco i punti chiave del suo discorso.

LE CONSEGUENZE DEL NO

“Stasera – ha detto Renzi – mettiamo le lancette indietro di un’ora, col no al referendum metteremmo le lancette dell’Italia indietro di una generazione restituendo a quelli di prima il diritto dovere di governare. L’importante è che non si passino i prossimi 20 anni, noi del Pd, a domandarci chi ha ucciso l’esperienza riformista italiana semplicemente perché voleva riprendersi il posto che gli era stato tolto”.

L’ITALICUM

Matteo Renzi è pronto a cambiare la legge elettorale e nessuno può usare questo “alibi” per motivare il no al referendum: “Voglio dire con forza e chiarezza: la legge elettorale è stata per settimane un tema di discussione. Io penso sia tema ingiusto, perché penso che questa legge va bene. Ma ma compito di chi fa politica è ascoltare tutti. Noi non è che abbiamo aperto, abbiamo spalancato a un accordo. Siamo pronti a cambiarla, non si utilizzi la legge elettorale come alibi. Il punto non è questo, non è più questo”.

L’EUROPA

“L’Europa sembra aver perso l’anima e tradito gli ideali di Ventotene. Chiedo a questa piazza, al Parlamento, al governo la forza per fare una battaglia non populista ma per restituire l’anima a un continente che oggi volta la testa davanti all’immigrazione, che fa finta di non vedere che se si tirano su muri qualcuno rimane intrappolato”.

IL G7

“Voglio dire a chi parla male dell’Italia che noi siamo in prima fila nella lotta alla mafia, e che il Matteo che mi toglie il sonno non è Salvini ma Messina Denaro. E lo prenderemo prima o poi”, ha detto il presidente del Consiglio.

“Il G7 ho deciso di farlo non a Firenze ma in Sicilia, a Taormina – ha aggiunto – perché un importante leader di un Paese amico ha detto che la Sicilia è solo terra di mafia”.

(Foto Umberto Pizzi. Tutti i diritti riservati)



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