Si è tenuta ieri a Roma la presentazione del libro di Egidio Ivetic, “Il Mediterraneo e l’ Italia. Dal mare nostrum alla centralità comprimaria”. A parlarne, oltre all’autore, docente di Storia dell’Europa orientale all’Università di Padova, c’erano il capo di Stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, il presidente della Fondazione MedOr, Marco Minniti, il direttore di Limes, Lucio Caracciolo, l’analista geopolitico Germano Dottori, la professoressa associata di Storia e Istituzioni dell’Africa della Sapienza Roma, Alessia Melcangi, moderati dal giornalista Alessandro Giuli e ospitati nella sede della Fondazione MedOr.
Tra i temi toccati – e contenuti nel libro – la centralità del Mediterraneo nello scacchiere globale, mare stretto tra gli Oceani, ma bacino in cui si muovono dinamiche di primaria importanza per gli affari globali, come i riflessi della guerra russa in Ucraina. E ancora il valore del Mediterraneo per l’Italia e dell’Italia per il Mediterraneo. Gli spazi per Roma, in mezzo si rischi e alle minacce, alle competizioni e soprattutto alle opportunità che la posizione geostrategica della Penisola offre.
Ecco le foto di Umberto Pizzi.
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