A Milano ci sono 3-4 casi di positività al coronavirus. Secondo l’assessore al welfare, Giulio Gallera, il dubbio dipende dal fatto che il cittadino di Sesto San Giovanni era risultato “debolmente positivo”, in un primo test al Sacco; mentre oggi lo stesso paziente è risultato “negativo” in un secondo controllo del San Raffaele: “Ora verifichiamo se ha avuto il Coronavirus e l’ha superato oppure se il Sacco ha commesso un errore nella sua valutazione”.
La paura per il contagio a Milano è in aumento. Domenica i supermercati sono stati presi d’assalto: il banco ortofrutta semivuoto, lo scaffale della pasta deserto, il reparto dei piatti pronti e pizze surgelati affollati. Mentre si susseguono senza sosta le notizie sul contagio da coronavirus in Lombardia e Comune e Regione dispongono la chiusura di tutte le scuole di ordine e grado a partire da lunedì, nei supermercati cittadini è corsa all’accaparramento. Non solo mascherine e gel disinfettanti, i milanesi fanno incetta di beni alimentari di ogni sorta: dai prodotti freschissimi allo scatolame.
La corsa ai rifornimenti non ha riguardato solo i negozi fisici. Anche il sito ecommerce della catena fondata da Caprotti ha registrato un’impennata delle spese online. “Abbiamo aumentato produzione e servizi di rifornimento – fa sapere Esselunga -. Nessun saccheggio e qualche scaffale inevitabilmente con meno merce subito rifornito. Nessun allarmismo lato nostro e grande afflusso, superiore al solito anche per l’ecommerce: tutto è assolutamente sotto controllo”.
Intanto, la deputata Marianna Madia ha chiesto un’interrogazione parlamentare indirizzata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riguardo l’esaurimento di mascherine e gel igienizzante: “Il governo intervenga per impedire ogni fenomeno speculativo relativo al vertiginoso aumento dei prezzi di alcuni prodotti igienico-sanitari, come liquidi e gel per la disinfezione e la pulizia delle mani e mascherine di protezione. A causa dell’esaurimento delle scorte di farmacie e supermercati, sono aumentate moltissimo le richieste nel commercio online dove i prezzi sono schizzati fino a raggiungere cifre assurde, anche di alcune centinaia di euro: non si tratta di libero mercato, ma di una vergognosa speculazione che va fermata immediatamente. L’esecutivo assuma opportuni provvedimenti per garantire approvvigionamento e distribuzione di prodotti necessari per il contenimento del contagio, anzitutto a tutela dei soggetti più fragili perché affetti da patologie che richiedono una grande attenzione alla protezione igienica”.
Foto: Imagoeconomica – riproduzione riservata