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Minniti e Violante discutono di Intelligence alla presentazione del libro di Caligiuri e Valentini al Csa. Le foto di Pizzi

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Roberto Arditti
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Marco Valentini
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Mario Caligiuri
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Marco Minniti
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Marco Valentini e Marco Minniti
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Marco Valentini e Marco Minniti
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Marco Valentini e Marco Minniti
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Maria Latella e Marco Minniti
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Maria Latella e Marco Minniti
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Maria Latella e Luciano Violante
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Marco Minniti
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Luciano Violante e Chiara Moroni
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Luciano Violante e Chiara Moroni
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Luciano Violante, Marco Minniti e Chiara Moroni
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Luciano Violante e Marco Minniti
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Luciano Violante e Marco Minniti
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Luciano Violante e Marco Minniti
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Luciano Violante e Marco Minniti
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Mario Caligiuri e Luciano Violante
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Mario Caligiuri e Luciano Violante
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Mario Caligiuri e Luciano Violante
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Marco Minniti e Maria Latella
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Marco Valentini, Marco Minniti, Maria Latella, Mario Caligiuri e Luciano Violante
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Marco Valentini, Marco Minniti, Maria Latella, Mario Caligiuri e Luciano Violante
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Chiara Moroni e Roberto Arditti
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Chiara Moroni e Roberto Arditti
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Il ministro dell’Interno Marco Minniti, insieme a Luciano Violante ha parlato di Intelligence al convegno organizzato dal Centro studi americani per presentare il libro “Materiali di intelligence: dieci anni di studi 2007-2017”, a cura del prefetto Marco Valentini e del professore Mario Caligiuri, che raccoglie una selezione delle lezioni tenute al Master in Intelligence presso l’università della Calabria. “L’Italia deve sfruttare la posizione geopolitica – ha detto Marco Minniti -, dobbiamo massimizzare quello che sappiamo fare bene. Se parliamo di Mediterraneo, Africa settentrionale e Medio Oriente, l’Italia ha già asset che altri non hanno”. A moderare l’incontro è stata la giornalista Maria Latella.

“Viviamo nella società della disinformazione permanente, quindi l’intelligence serve a comprendere la realtà”, ha osservato Caligiuri secondo il quale l’attacco a Charlie Hebdo del 7 gennaio 2015 ha costituito una svolta perché “da allora ogni giorno si parla di intelligence. La realtà è da una parte e la percezione della realtà dall’altra: l’intelligence spiega come sta il mondo, anticipa e interpreta in maniera realistica”. L’esperienza del master sta portando alla nascita del primo corso di laurea in materia e, ha raccontato il prefetto Valentini, nacque con l’intento di “mettere in relazione la cultura accademica e quella dell’amministrazione”. La sintesi è stata di Caligiuri: “L’intelligence sarà la scienza del futuro, il campo di battaglia dove si vince o si perde”.

Qui l’articolo sull’incontro.

(Foto Umberto Pizzi – riproduzione riservata)



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